secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] , con una coltellata, e sim.); e restarci secco, morire sul colpo (anche in usi fig.: quando ha saputodinon aver vinto il concorso c’è restato secco). 2. agg. Nei varî usi fig. significa in genere «senza aggiunte, ridotto alla sola parte essenziale ...
Leggi Tutto
sovrastare
v. tr. e intr. [comp. di sovra- e stare, sul modello del lat. superstare; v. soprastare] (io sovrasto, tu sovrasti, ecc.; pass. rem. io sovrastài, ecc., secondo il paradigma della 1a coniug.; [...] sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade; e chi desse loro quello che acquistare intendono, non sovrastarebbero a lo studio (Dante), se qualcuno cioè li fornisse di denaro e dignità, a cui essi aspirano, smetterebbero di dedicarsi allo ...
Leggi Tutto
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] c., per mostrare disapprovazione, scontentezza. c. Altri usi fig.: nonsapere o non avere dove posare il c., non avere dove ricoverarsi, dove dormire; dare al c. (più com. alla testa), di bevanda alcolica che confonde le idee, che inebria; fig., far ...
Leggi Tutto
vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, [...] sapere far valere la propria abilità, i proprî meriti, le proprie idee, ecc.; questa non me la vendi, nondi ..., farebbe qualsiasi cosa pur dinon trovare ostacoli ai suoi propositi o scopi. Averne o essercene da vendere, di cose, anche astratte, di ...
Leggi Tutto
stasi frenetica
loc. s.le f. Nelle società della tarda modernità, modo di pensare e agire improntato sulla velocità e accelerazione dei processi di elaborazione e decisione, ma che, proprio perché privo [...] nella contrazione dei processi decisionali dove il “come” oscura il “che cosa”. Nel “non c'è tempo da perdere”, senza ben sapere per il raggiungimento di quale obiettivo politico. (Marco Pacini, Espresso, 9 aprile 2017, p. 36, Prima pagina).
Composto ...
Leggi Tutto
stellato1
stellato1 p. pass. e agg. (iron.) Segnalato con una o più stelle in una guida gastronomica. ◆ Aimo e Nadia Moroni sono proprietari e gestori di uno dei più rinomati e stellati ristoranti italiani. [...] mangiare in certi ristoranti, stellati e non, per molte persone vuol dire dover di gastronomo severo e raffinato, fa sapere che è sua abitudine recarsi al ristorante con strumenti tecnici sofisticatissimi: «Di recente un ristorante stellato di ...
Leggi Tutto
puramente
puraménte avv. [der. di puro]. – Con purezza di cuore, con schiettezza, con sentimento sincero: amare p.; che ho io verso gl’iddii commesso che i miei sacrifici p. fatti non siano accettati? [...] senza malizia: con la simplicità di questa fanciulla, che p. dice quelle parole che non sono già oscene (Guarini); il sign. di semplicemente, soltanto (in relazione con il sign. 4 di puro; cfr. anche meramente, avv. di mero): volevo p. sapere se eri ...
Leggi Tutto
via della Scrofa
loc. s.le f. inv. Per metonimia topografica, il partito di Alleanza nazionale, che ha la sua sede nazionale in via della Scrofa a Roma. ◆ Non a caso, fanno sapere da via della Scrofa, [...] Riccio, secondo cui dopo il risultato delle amministrative «è crollato il mito di un partito romanocentrico per il quale non sarebbe inopportuno un responsabile azzeramento di tutte le cariche». (Italia oggi, 29 maggio 2003, p. 1, Prima pagina ...
Leggi Tutto
maccatella
maccatèlla s. f. [der. di maccare, forma dial. per ammaccare], ant. – Voce usata anticam. con varî sign. (sorta di frittella schiacciata, piccolo scrigno di legno per tenervi i sigilli, ecc.) [...] falso, e così mostrasse di essere una cosa buona e fosse trista (G. M. Cecchi); tutto andrà alla malora, se già i governi non si risolvono a farsi preti essi medesimi, per sapere le m. dei loro sudditi (Gioberti); non gli si potevano rimproverare ...
Leggi Tutto
cybercultura
(cyber-cultura), s. f. La cultura dell’era informatica e telematica. ◆ Sul tentativo di esorcizzare l’abisso del corpo, scrive [Franco] Rella, si fonda gran parte della tradizione occidentale. [...] l’attenzione al rapporto tra sapere e potere (che ha trovato nell’opera di Michel Foucault un nuovo sviluppo), dell’innovazione e della ricerca di nuove tendenze parte bene, con collane sulla cybercultura, in tempi non sospetti, e sul sesso, ...
Leggi Tutto
ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo Bocelli
Giovanni Becatti
Giulio Carlo...