traspirare
v. intr. [dal lat. mediev. transpirare, comp. di trans- «trans-» e spirare «esalare»] (aus. essere). – 1. a. Esalare, di umori che escono attraverso i pori, allo stato liquido o in forma di [...] celata soddisfazione traspirava da tutta la sua persona; non è traspirato nulla dei loro progetti; di notizie (per il più com. trapelare), venire a sapere: è impossibile, mi pare, che nel paese non sia traspirato qualcosa (Manzoni). 2. Con uso trans ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] lavorato, ho anch’io d. a un po’ di riposo; come direttore ho il d., è nel mio d., disapere; ne ho il d., ne ho tutto il d.; credersi in d. di ...; nessuno t’ha dato il d. d’intervenire nei miei affari; non so con quale d. leggi le mie lettere, ecc ...
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tetto
tétto s. m. [lat. tēctum, der. di tēgĕre «coprire», part. pass. tectus] (pl. -i; ant. le tétta). – 1. a. Copertura di un fabbricato, costituita da superfici inclinate (falde o spioventi) appoggiate [...] predicare dai t.), palesare, far sapere a tutti una notizia, spargerla ai quattro venti (la frase è di origine biblica: cfr. Matteo 10, v. anche il sost. senzatetto), senza pane né t.; enfatico, non avere né casa né tetto. Si dice anche sotto il t. ...
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telelaser
s. m. inv. Apparecchiatura costituita da uno strumento a forma di pistola laser che, puntato su un veicolo, consente di rilevarne a distanza e in tempo reale la velocità e, a differenza dell’autovelox, [...] che non rispettano i limiti di velocità. Come al solito le forze dell’ordine raccomandano prudenza. (Unione Sarda, 20 aprile 2003, p. 1, Prima pagina) • Analogo schieramento da parte della Polizia stradale che fa saperedi avere impegnati ...
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labiolettore
s. m. Chi legge e interpreta le parole dai movimenti delle labbra. ◆ Quel che non è noto, e molto più interessante, è come abbia fatto [Marco] Materazzi a sapere quale insulto sarebbe risultato [...] brasiliani i labiolettori che si sono applicati alle immagini di Materazzi. Il secondo motivo è che «do Nascimiento» non è solo il cognome di un mago da televendite: è anche il cognome di Pelè. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 12 luglio 2006, p. 40 ...
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deficit model
loc. s.le m. inv. Modello di interpretazione delle relazioni tra sapere scientifico e società che postula nei destinatari della comunicazione scientifica una mancanza di comprensione delle [...] essere automaticamente accettate una volta divulgate in modo chiaro dagli specialisti. ◆ […] la gente non sa nulla di scienza, reagisce emotivamente, e di conseguenza devo spiegare cosa è scientificamente giusto perché così la gente cambia opinione ...
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etero-flessibile
s. f. Nel linguaggio giornalistico, donna eterosessuale che sporadicamente ricerca rapporti sessuali con un'altra donna. ◆ In America è in incredibile crescita un nuovo fenomeno, esploso [...] americane su 100 si dichiarano lesbiche, 25 cercano rapporti omosessuali solo di tanto in tanto. E non vogliono farlo sapere a nessuno, men che meno al partner ufficiale. Dopo la notte di evasione, tornano alle loro vite, e se devono impegnarsi in un ...
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impermanenza
s. f. Condizione di precarietà, di provvisorietà. ♦ L'Oriente torna. Rievocato dai ricordi di trent'anni fa. [Bernardo Bertolucci:] «Quando giravo Prima della rivoluzione pensavo che sarebbe [...] : [...] 5 – Affrontare le incertezze. Più ci si addentra nella conoscenza, più si diviene certi dinonsapere. È importante apprendere strategie per accettare l’impermanenza, l’indeterminatezza. (Letizia Giangualano, Sole 24 Ore.com, 12 maggio ...
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impersonale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) impersonalis, comp. di in-2 e personalis «personale»]. – 1. In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del sing. e [...] si può mai sapere, ecc.), oppure il soggetto è costituito da un’intera proposizione (sembra che il tempo migliori, bisogna trovare un rimedio). 2. a. Che non concerne o non è diretto (o non mostra, esternamente, di essere diretto) a una determinata ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] ragione o ottiene di più. Per estens., parlare a voce troppo alta: di’ piano, non c’è bisogno di g.; non g. tanto, non sono mica sordo duol grido (Carducci); g. ai quattro venti, far sapere a tutti cosa che sarebbe meglio rimanesse segreta. Per estens ...
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