fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] a sapere; riferito a persona, venir f. (o anche saltare, scappare f.) con una trovata, con una frase, una pretesa, una battuta di spirito, ecc., dire improvvisamente cosa inattesa o, in qualche caso, inopportuna. Fuor fuori (ant. fuor fuora), non com ...
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logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio [...] ; ordinare logicamente i significati di un vocabolo (in un’opera lessicografica); agire, comportarsi logicamente; con uso assol., in principio di frase o come inciso, naturalmente, ovviamente: logicamente, io non lo potevo sapere; s’è sentito offeso ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] tono della voce, il senso di ciò che si legge; sapere, ripetere a senso qualcosa, conoscerne o ripeterne il contenuto con parole proprie, non testualmente e non a memoria; tradurre a senso, preoccupandosi di rendere il significato generale, anziché ...
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stanco
agg. [voce panromanza, di etimo incerto] (pl. m. -chi). – 1. a. Che, per l’eccessivo affaticamento, sente indebolite le proprie forze fisiche e intellettuali e avverte il bisogno di riposo: essere, [...] , con sign. diversi secondo i rapporti e le situazioni: essere s. di uno, esserne stufo, averne abbastanza, non volerne più sapere: è s. della sua ragazza, della moglie, o è stanca del ragazzo, del marito, ha perduto, per lei o per lui, l’amore ...
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personaggio
personàggio s. m. [dal fr. personnage, der. di personne «persona»]. – 1. Persona ragguardevole e importante per l’alto incarico che ricopre, il potere che detiene, la fama e il prestigio [...] grandi p., che abbracciavano tutto lo scibile coll’estensione del loro sapere (Leopardi). 2. a. Interlocutore di una composizione drammatica: i p. di una tragedia, di una commedia; un p. che non parla; i p. dell’Alfieri, delle commedie del Goldoni; i ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale [...] anche in senso attenuato: era impossibile non crederle, si sarebbe dovuto pensare a di dottrina, di bravura, disapere, d’ingegno; un m. di perfidia, di cattiveria, di crudeltà; è un’arca di scienze, è un m. di virtù (Goldoni). c. Persona dotata di ...
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testo3
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che [...] il testo dell’originale, perduto o non più disponibile. c. Opera a cui si riconosce grande autorità in un determinato settore del sapere: testi di giurisprudenza, di economia, ecc., molto noti e seguiti; testi di lingua, le opere che, in base ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] non al grado inferiore ma al grado finale, al grado sommo cui può giungere il valore di una cosa o di una persona: Michelangelo ha raggiunto, nell’arte, le u. possibilità dell’ingegno umano; anticam. con uso elativo assai più vasto: è da sapere ...
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cosciente
cosciènte agg. [dal lat. consciens -entis, part. pres. di conscire «essere consapevole», comp. di con- e scire «sapere»]. – Che ha coscienza, che è consapevole dei proprî pensieri, delle proprie [...] : una decisione, una scelta cosciente. In usi assol., di persona che è in stato di coscienza, che ha conoscenza di sé e della realtà esterna: il ferito, il malato era ancora (o non era più) cosciente. ◆ Avv. coscienteménte, con piena consapevolezza ...
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teoconservatorismo
(teo-conservatorismo), s. m. Conservatorismo religioso. ◆ Meno «morbido» nelle sue dichiarazioni il presidente di Arcigay, Sergio Lo Giudice: «Il presidente [Marcello] Pera che fino [...] “la nostra società non può prescindere dai fondamentali principi di libertà individuale e di pari opportunità”, oggi cowboy fanno parte dei loro ideali «paramenti». Ho cercato disapere qualcosa da loro, ma ho avuto risposte piuttosto confuse, ...
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