scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: [...] con molta approssimazione, un modo di organizzare l’insegnamento e il sapere secondo schemi formali, sillogistico- pensiero s.; la fusione s. di teologia e filosofia; il detto s. «niente è nell’intelletto che prima non sia stato nel senso» (Rosmini); ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto [...] o insolito, in quanto sia comunicato o si venga a sapere; soprattutto in frasi di meraviglia: ora questa che n. è, che tu così che è lo stesso, la n. «de testibus», di Giustiniano. b. Per estens. (non com.), con riferimento all’età moderna, legge che ...
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avocado bar
(Avocado Bar) loc. s.le m. Locale in cui si servono cibi e bevande a base di avocado. ◆ La missione di 'The Avocado Show' sarà proprio quella di essere un tempio per gli amanti di questo [...] anni. Tutto quello che dovreste/vorreste sapere sull'avocado. (a cura di Livia Montagnoli, Gambero rosso.it, 9 maggio 2017) • New York continua ad essere il centro di tutto e il primo avocado bar del mondo non poteva che aprire qui. Ecco l’Avocaderia ...
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matria
(Matria) s. f. Luogo fisico e metaforico d’accoglienza, al di là delle appartenenze nazionali, etniche, religiose, sociali, di genere ecc., contrapposto alla patria come realtà storica definita [...] fa da genitori somali), il personaggio che dice io ci fa sapere che è una via di mezzo tra Roma e Mogadiscio. […] E proprio nelle sue pagine , particolari fini, cosi non è un mezzo la lingua per informarci di questo o di quello. È pensiero, storia ...
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agg. e s. f. e m. Che, chi sostiene le posizioni del politico russo Vladimir Putin, più volte presidente della Federazione Russa. ♦ Ma Clinton ha toccato due nervi scoperti, Kosovo e Cecenia. Per di più [...] E per i russi, quasi tutti, questa è un'eresia. «Non capisce la situazione del nostro Paese», ha sintetizzato il leader del un presidente americano nero e una società che ha dimostrato disapere cambiare molto in fretta. Troppo in fretta, secondo lei ...
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euroburocratico
agg. Relativo alla burocrazia dell’Unione europea. ◆ La Commissione Ue di Romano Prodi ha già fatto sapere che i regolamenti per seguire gli Ogm dalla nascita alla confezione per la vendita [...] approvata ieri l’altro a Strasburgo in cui si cerca di coinvolgere la chiesa nell’accusa di omofobia (per il resto la mozione va benone), la presunta omofobia della chiesa e, anche se non lo sappia, esprime in questo la stessa cultura anticattolica ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara [...] ’astuzia e dell’inganno): sendo adunque uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle pigliare la golpe e il lione: perché il lione non si defende da’ lacci, la golpe non si defende da’ lupi (Machiavelli). Può anche denotare ...
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sapore
sapóre (ant. o dial. savóre) s. m. [lat. sapor -ōris, der. disapĕre «avere sapore»]. – 1. Ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con [...] su tutta la superficie gustativa. Più oggettivamente, il carattere organolettico proprio delle sostanze capaci di suscitare sensazioni gustative: avere, non avere sapore; avere molto, poco, nessun s.; essere senza s.; specificando: avere un buon ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] ). Come inciso, invitando a parlare senza riguardi: di’ la v., non ho ragione io?; o per attenuare un’affermazione, un giudizio, o introdurre una correzione a quanto altri dice: io, a dire la v., non ne sapevo nulla; per dire la v. (o la schietta ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] di me non bassi exempi (Petrarca); esempî di onestà, di grandezza d’animo, di carità, d’amor patrio; e. di ferocia, di corruzione, di viltà; il suo discorso è stato un tipico e. di , a citare casi concreti: dici disapere molte cose sul mio conto. Per ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo Bocelli
Giovanni Becatti
Giulio Carlo...