professore
professóre s. m. (f. -éssa, pop. -a) [dal lat. professor -oris, der. di profiteri (part. pass. professus), che oltre al sign. di «dichiarare» ha anche quello di «insegnare pubblicamente»]. [...] non elementare: p. di scuola media, d’istituto tecnico, di liceo; p. d’università o universitario; p. all’Accademia di Belle Arti; p. di latino e greco, di matematica e fisica, di scienze naturali, di disegno, di computisteria, di suo sapere assumendo ...
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convenienza
conveniènza s. f. [dal lat. convenientia, der. di convenire «convenire»]. – 1. a. L’essere conveniente, adatto, corrispondenza d’una cosa a un’altra, proporzione: c. dei mezzi col fine; c. [...] ; imparare, sapere, conoscere, rispettare, offendere le c.; noi viviamo delle idee e delle c. dei nostri tempi (Panzini). 3. Utilità, vantaggio, tornaconto: trovarci la propria c.; non c’è nessuna c. per noi a concludere quest’affare; matrimonio di c ...
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specializzazione
specialiżżazióne s. f. [der. di specializzare]. – 1. a. Lo specializzare e lo specializzarsi; l’essere specializzato; in partic., l’acquisire una particolare esperienza e capacità in [...] nella cultura moderna, in rapporto con il progressivo ampliarsi del sapere. 2. a. In economia, il processo attraverso il quale la presenza, nell’ambito di una determinata specie, di numerose razze che, sebbene non siano distinguibili nella struttura, ...
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intramurario
agg. Che riguarda l’interno di una struttura nella quale si lavora o si è detenuti; che avviene all’interno della struttura stessa. ◆ Il 6 maggio 1997, a seguito della presentazione di queste [...] disapere quale era la situazione delle strutture e quali «interventi di ristrutturazione e di in carcere. Il Tribunale di sorveglianza di Napoli ha deciso che le condizioni di salute dell’ex numero tre del Sisde non sono così gravi da fargli ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità [...] proprî pensieri, pensarci spesso, farne l’oggetto principale. c. scherz. Persona eminente per ingegno e sapere, dotata di gran talento: che c. d’uomo!; quella donna è una c.; non è davvero una c., però è un uomo onesto; Per morto era una cima, Ma per ...
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accordicchio
s. m. Compromesso, patto al ribasso. ◆ È necessario per la maggioranza trovare un accordo con [Fausto] Bertinotti, è necessario per quest’ultimo trovare modo di negoziare con [Romano] Prodi [...] Morandi, Liberazione, 20 aprile 2006, p. 4, Mondo) • An, Forza Italia, Lega ed Udc di partecipare ad un Governo istituzionale non ne vogliono sapere. Questo apre la strada, per la sopravvivenza della legislatura, ad un solo scenario: pochi senatori ...
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penale
agg. e s. f. [dal lat. poenalis «che concerne la pena, il castigo», der. di poena «pena»]. – 1. agg. a. Che riguarda le pene giudiziarie, o le norme che le prevedono, o i fatti giuridici da cui [...] ; fissare una p. per ogni giorno di ritardo nella consegna di un lavoro. Con sign. più generico, pena, spec. pecuniaria, stabilita per un determinato caso: vorrei sapere se, a minacciare un curato, perché non faccia un matrimonio, c’è p. (Manzoni ...
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speranza
s. f. [der. di sperare1, sull’esempio del fr. ant. espérance]. – 1. a. Sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera: nutrire, accarezzare, [...] .; con la stessa reggenza del verbo sperare: ha s. di vincere, di riuscire, di guarire; ha rubato con la s. (nella s.) di farla franca; Senza s. disapere mai Cosa stato sarei più che poeta Se non m’avesse tanta morte Dentro occluso e divorato (Dario ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] essere in g., avere o no la possibilità di fare una cosa: non sono in g. di aiutarti; siamo in g. di affermarlo con assoluta certezza; ormai è in g. di fare da sé; non sono ancora in g. di alzarmi. Dim. gradino, con accezioni proprie (v. la voce ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione [...] , andare all’i., in forma diretta, nell’imperativo, modo di sbarazzarsi di persona molesta o di cosa noiosa, preoccupante: ma andate all’i. tutti quanti!; vada all’i. anche il concorso, non ne voglio più sapere; va all’i.!, spesso anche assol. all’i ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo Bocelli
Giovanni Becatti
Giulio Carlo...