principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] l’insieme dei numeri, ma che non ha comunque valore tassativo. d. Il termine ricorre inoltre in locuz. proprie di varie scienze e discipline (per es., in filosofia, p. di individuazione; in logica, p. di contraddizione, p. di identità, p. del terzo ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] elementi, per servire quale rappresentante o tipo fondamentale dell’intera classe o serie, come, per es., nelle scienze classificatorie. Più in generale consiste nella visualizzazione di enti non altrimenti rappresentabili, nella loro riduzione a una ...
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strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia [...] preminente all’espressione formale delle strutture portanti: l’arditezza dello s. di Pier Luigi Nervi. 5. Nella scienza del diritto, denominazione generica con cui ci si riferisce a differenti teorie, in genere varianti moderne del normativismo ...
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dispersione
dispersióne s. f. [dal lat. dispersio -onis, der. di dispergĕre (v. dispergere), ma sentito, nella maggior parte dei sign., come der. di disperdere]. – 1. Il disperdere o disperdersi; l’essere [...] in ciascun testo o in ciascuno dei sottoinsiemi di cui il corpo è costituito (v. anche ripartizione). c. Nelle scienze dell’educazione, d. scolastica, il complesso dei fenomeni di mancata o incompleta o irregolare fruizione dei servizî di istruzione ...
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paleontologia
paleontologìa s. f. [dal fr. paléontologie, coniato dapprima (1830) nella grafia meno corretta paléonthologie, comp. del gr. παλαιός «antico» (v. paleo-), ὤν ὄντος, part. pres. di εἰμί [...] , che si rivelano per mezzo delle loro spoglie, cioè dei fossili; ha apportato fondamentali contributi a tutto il campo delle scienze naturali, in partic. a quello dell’anatomia comparata, dell’embriologia, della botanica e della zoologia, ha fornito ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] attraverso problemi (tratti dalla realtà, o anche interni alla matematica) rispetto a una trattazione teorica più tradizionale. b. Nelle scienze in cui si applica la matematica o in cui si procede con calcoli e metodi matematici, la parola ha un sign ...
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ricerca
ricérca s. f. [der. di ricercare2]. – 1. a. Attività volta a ricercare, cioè a trovare, a scoprire qualcuno o qualche cosa: fare, cominciare, continuare, condurre, concludere, abbandonare una [...] programma di r. si intende la serie di formulazioni teoriche elaborate in successione da un singolo scienziato o da un gruppo di scienziati al fine di mantenere la validità di determinate assunzioni ipotetiche di fondo in presenza di prove empiriche ...
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interazione
interazióne s. f. [comp. di inter- e azione1, sul modello del fr. interaction]. – Azione, reazione, influenza reciproca di cause, fenomeni, forze, elementi, sostanze, agenti naturali, fisici, [...] . 2. In genetica, cooperazione di due o più geni per la manifestazione di un carattere. 3. Nel linguaggio delle scienze sociali, i. sociale, la reciproca influenza tra individui (o gruppi) tramite processi di comunicazione (verbale, gestuale, ecc ...
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assiomatica
assiomàtica s. f. [dall’agg. assiomatico]. – 1. In genere, ogni dottrina degli assiomi. In partic., quel ramo delle scienze matematiche in cui si discute dei principî della matematica (in [...] di inferenza. 2. Tendenza al formalismo puro, nell’ambito della critica dei fondamenti delle scienze, e in specie delle scienze matematiche, per cui la scienza viene concepita come un sistema ipotetico-deduttivo, basato esclusivam. su un insieme di ...
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vigilanza
s. f. [dal lat. vigilantia, der. di vigilare]. – 1. Il fatto di esser vigilante, di comportarsi e agire con grande circospezione e attenzione: usare v.; è necessaria la massima v.: la situazione [...] d’un determinato territorio; diploma di v. scolastica quello rilasciato dalle facoltà di Magistero (dal 1995 denominata facoltà di Scienze della formazione), e che abilita a partecipare ai concorsi per titoli ed esame a direttori didattici. d. V ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In particolare, la s. moderna rappresenta...
SOCIALI, SCIENZE
Serafino MAIEROTTO
Le scienze sociali hanno per oggetto lo studio dei varî aspetti della vita sociale dell'uomo, che esse contemplano ancora isolatamente, uno per volta, ma tenendo conto della solidarietà vitale con tutti...