arabicoaràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo [...] nord-occid. dell’Oceano Indiano compresa tra la penisola indiana, la penisola arabica e la costa somala; cifre a., o arabe, quelle in uso nel nostro attuale sistema di scrittura dei numeri (contrapposte alle cifre romane), diffuse in Europa nel sec ...
Leggi Tutto
egiziano
agg. e s. m. (f. -a) [tratto da egizio]. – 1. Dell’Egitto, della Repubblica Araba d’Egitto: il governo e.; le risorse economiche e.; gli E., gli abitanti dell’Egitto. In partic., l’egiziano [...] dal 3° millennio a. C. al sec. 13° (quando l’arabo, penetrato nel paese con la conquista del sec. 7°, divenne l’unica in demotico (termine che indica non solo una forma di scrittura ma anche un aspetto linguistico dell’egiziano), finché, in epoca ...
Leggi Tutto
riq‛a (o ruq‛a) Tipo di scrittura araba corrente che, dalla Turchia dove ebbe origine, si è diffusa in tutti i paesi che facevano parte dell’antico Impero ottomano.
naskhī Tipo di scrittura araba, rotonda, succeduto per l’uso corrente alla più arcaica cufica in epoca abbaside (9° sec. d.C.) e in età moderna adottato per i caratteri a stampa.