semigotico
semigòtico agg. [comp. di semi- e gotico] (pl. m. -ci). – 1. In paleografia, scrittura s., in uso in Italia dalla metà del sec. 14° alla fine del sec. 15°; inventata da F. Petrarca (in polemica [...] artificiosa e di faticosa lettura), presenta caratteristiche grafiche vicine alla gotica italiana, ma con elementi derivati dalla carolina; fu utilizzata sia in ambito librario (per il quale rimangono molte testimonanze autografe dei maggiori autori ...
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clavato
agg. [der. di clava]. – A forma di clava, cioè rigonfio a un’estremità; è termine usato soprattutto nella descrizione di parti di animali e piante: antenne c., in alcuni insetti. In paleografia, [...] aste c., aste che vanno ingrossandosi verso l’estremità (sono presenti nella scrittura visigotica, in alcuni esempî di beneventana, nella carolina, ecc.). ...
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(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari centri dell’Europa latina (escluse l’Italia...
(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, alla loro esegesi e alla loro comprensione...