sacerdotale
agg. [dal lat. sacerdotalis, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Di sacerdote, da sacerdote, proprio del sacerdote e del suo ufficio: abito, veste s.; autorità, gravità, maestà s.; [...] l’orazione che, nel Vangelo di Giovanni (cap. 17), Gesù rivolge al Padre sul Getsemani. 2. Scrittura s., varietà di scrittura geroglifica dell’antico Egitto, più comunem. detta ieratica. ◆ Avv. letter. sacerdotalménte (o sacerdotaménte), da sacerdote ...
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lineare1
lineare1 agg. [dal lat. linearis]. – 1. Inerente a una linea (per lo più retta), che procede secondo una retta, o che si sviluppa prevalentemente nel senso della lunghezza: misure l., le misure [...] di lunghezza (contrapp. alle misure di superficie e di volume). In riferimento ai sistemi di scrittura, scrittura l., ogni sistema grafico che adoperi segni a sviluppo lineare, non interpretabili come pittogrammi; in partic., in archeologia, la ...
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omografo
omògrafo agg. [dal gr. ὁμόγραϕος, comp. di ὁμο- «omo-» e -γραϕος «-grafo»]. – Genericam., che ha uguale scrittura, che è scritto cioè nello stesso modo: voci, parole omografe. Con sign. specifico, [...] segno u). 2. Di parole (chiamate anche omografi s. m.) che, pur avendo significato ed etimo diversi, sono uguali come scrittura (omonime, quindi, in senso largo), abbiano o no suono diverso: per es., le parole ital. esse ‹ésse› pronome dimostrativo e ...
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cassinense
cassinènse (o cassinése) agg. e s. m. – Dell’abbazia di Montecassino; appartenente all’ordine religioso di san Benedetto, a Montecassino: i c., i monaci c., la regola c., i codici c., ecc.; [...] Congregazione c., una delle congregazioni dell’ordine benedettino; scrittura cassinese, lo stesso che scrittura beneventana. ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] con la grafia j (es. dexar 〈dešàr〉, oggi dejar 〈dekħàr〉); rappresenta š nella scrittura di alcuni nomi proprî siciliani (es. i toponimi Xirbi, Xitta) e ˇ∫ nella scrittura di alcuni nomi proprî liguri (es. i cognomi Bixio, Luxardo, Oxilia, il toponimo ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco [...] G, la lettera K divenne inutile e scomparve a poco a poco dall’uso, conservandosi come semplice arcaismo in alcune iscrizioni e nella scrittura di determinate parole (per es. Karthago = Carthago, e K. abbreviazione di Kalendae = Calendae). Nella ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] , vocalico e semiconsonantico, e un tempo aveva anche quello consonantico di v (es. uno 〈ùno〉, uomo 〈u̯òmo〉, e nella scrittura antica uino 〈vìno〉 accanto a vino); dalla lettera i si è cercato di differenziare in senso funzionale, fin dal sec. 16 ...
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semicorsivo
agg. [comp. di semi- e corsivo]. – Scrittura s., scrittura con forme alfabetiche intermedie tra le diritte e le corsive, di solito a uso librario e perciò eseguita con una certa intenzione [...] calligrafica. In paleografia latina, sono state così chiamate alcune varietà di minuscole corsive in uso tra il 6° e il 7° sec. che, muovendo dalle corsive o dalle librarie già esistenti, non hanno raggiunto ...
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bollatico
bollàtico agg. [der. di bolla2] (pl. m. -ci). – Relativo a bolle pontificie. In partic., scrittura b. (detta anche, con nome lat., littera sancti Petri), scrittura usata nelle bolle pontificie [...] a partire dai primi decennî del sec. 16°: derivata da una stilizzazione della bastarda, è caratterizzata da un tratteggio che omette regolarmente, di ciascuna lettera, i tratti sottili, vergando soltanto ...
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pagina
pàgina s. f. [dal lat. pagĭna, der. del tema pag- di pangĕre «conficcare»; significò dapprima «pergolato di viti», da cui, per metafora, «colonna di scrittura»]. – 1. Ciascuna delle due facce [...] 40; vedi le pagine (abbrev. pp. o pagg.) 12-13; note a piè di pagina; andare a capo pagina, andare a pagina nuova nella scrittura o nella stampa (la locuz. capo pagina è usata anche come s. m. per indicare il fregio, cioè il frontone, di una pagina a ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...