braille
‹bràai› (o Braille) s. m. o f. e agg. – Denominazione internazionale (dal nome dell’ideatore, l’insegnante fr. Louis Braille, 1809-1852) di un sistema di scrittura per i ciechi (scrittura o codice [...] b., ma comunem. detto alfabeto b., e nell’uso anche assol. il b. o la b., con iniziale minusc. o più spesso maiusc.), costituito dalle 64 disposizioni che può assumere, in ideali tessere contenenti ciascuna ...
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nono
nòno agg. num. ord. [dal lat. nonus, der. di novem «nove»]. – 1. Che, in una serie, in una progressione numericamente ordinata, occupa il posto del nove, viene cioè dopo otto altri (in scrittura [...] IX il Santo. 2. Con sign. partitivo e frazionario, la n. parte o, come s. m., un nono (frazione indicata numericamente con la scrittura 1/9 o 1/9), ciascuna delle nove parti uguali in cui sia stato diviso un intero; e analogam.: due noni (2/9), tre ...
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simpatico1
simpàtico1 agg. [der. di simpatia] (pl. m. -ci). – 1. Che ispira simpatia: una persona s.; quel tale non mi è s.; mio papà riusciva s. alla gente; era un moretto vivace, e stava bene anche [...] (cfr. simpatia, nel sign. 2 a), oftalmia o oftalmite s., v. oftalmia. c. Inchiostro s., sostanza capace di dare una scrittura che diventa visibile solo quando sia, per es., sottoposta al calore, come nel caso dell’inchiostro costituito dal succo di ...
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beneventano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città e provincia di Benevènto, in Campania; abitante, originario o nativo di Benevento. Scrittura b., in paleografia, il tipo di scrittura libraria e documentaria, [...] caratterizzata dal tratteggio calligrafico e geometrico e la spezzatura dei tratti diritti, formatasi verso la fine dell’8° secolo nello scrittorio del cenobio di Montecassino e diffusa poi nei maggiori ...
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grafia
grafìa s. f. [dal fr. graphie, e questo dal gr. -γραϕία (v. la voce prec.)]. – 1. Maniera di rappresentare le parole nella scrittura: g. esatta, inesatta, corretta, scorretta; «hauere» è una g. [...] il sign. di calligrafia, intesa nel suo valore medio, non etimologico, come modo cioè di tracciare i caratteri nella scrittura: ha una g. pessima, illeggibile. 2. Nella tecnica delle telecomunicazioni, è abbrev. usuale di telegrafia, per indicare una ...
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j, J
(i lungo, raro iòd, ant. iòta) s. f. o m. – Segno alfabetico, che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino o italiano, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura [...] quasi interamente scomparso tra la seconda metà del sec. 19° e la prima del 20°; è tuttora conservato ufficialmente nella scrittura di un certo numero di cognomi (per es. Jaja, Ojetti, Pistoj, tali essendo le forme registrate dagli uffici anagrafici ...
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partita1
partita1 s. f. [der. di partire, nel sign. originario di «dividere»; cfr. il fr. partie «parte»]. – 1. a. ant. Parte, in senso generico, come elemento di un tutto: io difenderò mia p., la parte [...] la locuz. in partita, all’ingrosso. 2. a. Nel linguaggio amministrativo e contabile, scrittura relativa a un determinato oggetto, o anche un metodo di scrittura contabile: intestare, cancellare una p.; pareggiare, chiudere, saldare la p.; p. del dare ...
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agrapha
‹àġrafa› s. neutro pl., lat. [traslitt. del gr. ἄγραϕα (sottint. λόγια «detti»), comp. di ἀ- priv. e γραϕ ή, nel senso di scrittura sacra], usato in ital. al masch. pl. – Sono così designati [...] quei detti isolati, citati come parole di Gesù, che non si trovano nei libri canonici della Scrittura, bensì in scritti extracanonici, in papiri, in autori cristiani dei primi secoli. ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; [...] gli altri (v. vizio); con il sign. di principale, anche città c., più spesso come s. f., la capitale (v. capitale2). 3. Scrittura c. (o capitale s. f.: da caput nel sign. di «titolo del libro», in quanto, non più usata nel medioevo per i testi, servì ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] -onis e sim. si ha azione e sim. In questi esempî e nei moltissimi altri della stessa serie la pronuncia e la scrittura sono oggi stabili; ma fino al sec. 17° vi fu oscillazione tra le grafie vizio e vitio, azzione, azione, attione, actione, con ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...