pateracchio
pateràcchio (o pataràcchio) s. m. [alteraz. di pataffio, inteso genericam. come «scrittura, contratto scritto»; è stata usata anche una forma intermedia patraffio, con lo stesso senso], pop. [...] tosc. – Patto nuziale, matrimonio: concludere il p.; quando si fa questo pateracchio?; i ragazzi si conobbero, si piacquero e il pateracchio fu fatto colle benedizioni di ben quarantacinque parenti (De ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] parlare, copertamente, segretamente: agire alla muta. 2. In linguistica: a. Vocale m., consonante m., fonema rappresentato nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciato. Per es., è muta nella pronuncia italiana ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] : pur di farla finita, farei qualunque cosa; pur di avere quel tappeto, pagherei qualunque prezzo. ◆ Per le forme né pure, o pure, pur che, pur che sia, pur troppo, v. le forme con scrittura unita (neppure, oppure, ecc.), che sono le più comuni. ...
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disgrafia
disgrafìa s. f. [comp. di dis-2 e -grafia]. – Nel linguaggio medico, ogni alterazione patologica della scrittura, che può apparire disordinata, con trasposizione o omissione di lettere, ripetizione [...] di sillabe, ecc. (sintomo frequente della paralisi progressiva, per deficit dell’attenzione e della critica), oppure tremula, o esageratamente grande o piccola (come nelle sindromi parkinsoniane) ...
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lene
lène agg. [dal lat. lenis], letter. – Lieve, mite, delicato, soave: un l. dolore; sussurro, mormorio l.; un l. alito, un l. zefiro; con senso più astratto: Un oblio l. de la faticosa Vita (Carducci); [...] di superficie a dolci curve: in fondo i poggi l. imitavano il lineamento del mare (D’Annunzio). Spirito l., nella scrittura greca, lo stesso che spirito dolce (v. spirito). In fonetica, si dicono leni (in contrapp. a forti) le consonanti articolate ...
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acciaccatura
s. f. [der. di acciaccare]. – 1. L’acciaccare, l’essere acciaccato; ammaccatura. 2. In musica, abbellimento consistente in una nota di minimo valore (detratto da quello dell’unità temporale [...] precedente), che, eseguita rapidamente, cade (quasi «schiacciandosi») sulla nota successiva; nella scrittura musicale è rappresentata da una piccola croma con un taglio trasversale. ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] n., rinnovare (anche in senso fig.: quella cura l’ha rimesso a nuovo). In ragioneria, registrazione a n. è la scrittura di un fatto amministrativo redatta al principio di un esercizio. ◆ La forma del superlativo è, oggi, nuovìssimo, mentre novìssimo ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] nella scrittura (dal sec. 7° a. C.) i due segni per la o breve o omicron (o) e per la o lunga o omega (ω); i Greci a loro volta l’avevano adottato dagli alfabeti semitici, dove aveva però altro valore. Per la sua forma costante e caratteristica, la ...
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scontorcere
scontòrcere v. tr. [der. di contorcere, col pref. s- (nel sign. 6)] (coniug. come torcere). – Contorcere violentemente: s. il viso; l’aggressore cercava di scontorcergli il braccio; l’uragano [...] , deformare, travisare: s. il senso di una frase, del discorso; né vi è chi voglia scontorcer luoghi della scrittura per contrariare a santa Chiesa (Galilei). Nel rifl., contorcersi convulsamente, dimenarsi: scontorcersi dai dolori; sono ancora di ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...