formattare
v. tr. [adattam. dell’ingl. (to) format, che è dal sost. format (v.)]. – Nel linguaggio dell’informatica, con sign. generico, organizzare dei dati attribuendo loro un determinato formato (v. [...] o un altro supporto in modo tale che vi si possano registrare e poi reperire dei dati. Nei programmi di scrittura computerizzata di testi (word processing), dare a un testo scritto una determinata struttura (impaginazione, numerazione delle pagine ...
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grossatore
grossatóre s. m. [dal lat. mediev. grossator, der. della locuz. cancelleresca littera grossa «scrittura grossa»]. – Funzionario della curia papale, regia o imperiale, che trascriveva su pergamena, [...] in scritture cancelleresche graficamente accurate, gli originali degli atti spediti dalla rispettiva cancelleria. ...
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protetto
protètto agg. [part. pass. di proteggere]. – 1. Difeso da possibili danni o svantaggi, in quanto è riparato da elementi materiali o ha comunque una protezione: un paesino ben p. dalle montagne; [...] autorizzazione; con altra partic. accezione nella locuz. dischetto protetto, per indicare un floppy disk su cui si è disabilitata la scrittura agendo su un’apposita intaccatura presente su di esso. 2. Che è posto sotto una protezione, o gode di una ...
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slash
〈släš〉 s. ingl. (propr. «sbarretta»; pl. slashes 〈slä′ši∫〉), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio informatico, breve tratto obliquo (/), denominato anche barra obliqua, usato come separatore [...] nella scrittura; nella forma inclinata a sinistra (\), usato come separatore nelle istruzioni per la programmazione dei calcolatori. ...
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buccola
bùccola s. f. [dal fr. boucle, che è il lat. bŭccŭla: v. boccola]. – 1. Lo stesso che boccola (nel sign. 1). 2. Ricciolo di capelli (più com. boccolo o buccolo). 3. Nella scrittura corsiva, l’asta [...] delle lettere b, h, l, g, f. ◆ Dim. buccolétta, buccolina; accr. buccolóna ...
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tabula rasa
〈tàbula raṡa〉 locuz. f., lat. (propr. «tavola raschiata»). – 1. Espressione con cui era designata in origine la tavoletta cerata usata dai Romani per la scrittura, quando ne era stato raso [...] ogni segno ed era quindi completamente cancellata e pronta perché vi si potesse scrivere di nuovo. Nella terminologia filosofica medievale, la locuz. è stata usata per rendere il greco γραμματεῖον (la ...
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alef
àlef s. m. [dall’ebr. ᾿alep ‹àleph› «toro», lat. aleph]. – Nome della prima lettera dell’alfabeto ebraico indicata nella scrittura con א. In matematica, indica la potenza di un insieme: per es., [...] con א0 (leggi «alef zero») si indica la potenza dell’insieme di tutti i numeri interi ...
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bigutta
s. f. [etimo incerto], ant. – 1. a. Rozza marmitta. b. Minestra troppo brodosa e abbondante. 2. fig. Scrittura lunga e noiosa; ammasso informe di roba in genere. ...
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software
〈sòftu̯eë〉 s. ingl. [comp. di soft «molle, morbido» e ware «merce»], usato in ital. al masch. – Termine correntemente usato nella tecnica elettronica per indicare, in contrapp. a hardware (v.), [...] o dai programmi sviluppati dall’utente; s. applicativo, quello relativo ai programmi applicativi, sviluppati per una particolare funzione (scrittura, elaborazione di immagini, gestione di dati, ecc.). ◆ Talora accorciato in soft: un esperto di soft. ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...