leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] tra le righe, riuscire a intendere, in uno scritto, anche ciò che è intenzionalmente taciuto; prov., chi non sa l. la sua scrittura è un asino di (o per) natura. Per estens., i ciechi leggono con le dita, scorrendo cioè con le dita sopra i caratteri ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] o anche di persona dal comportamento poco chiaro: quel ragazzo è un p. interrogativo, non riesco proprio a capirlo. c. Nella scrittura musicale, il segno del punto, posto a destra di una nota o della pausa (p. di valore), ne prolunga la durata della ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] gnocchi), e ciò spiega l’uso dell’articolo lo, gli; la grafia ngn(i) che s’alternava con gn(i) nella scrittura dei primi secoli (per es., pugno, pungno, pugnio, pungnio) dava maggior risalto alla durata della pronuncia. ◆ Usi più comuni della lettera ...
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verificazione
verificazióne s. f. [der. di verificare]. – Forma che concorre con verifica sia nel linguaggio com. sia in quello scient. e tecn., rispetto alla quale è ormai meno frequente e ha usi più [...] verifica). Tuttavia verificazione è la forma esclusiva in tre espressioni del linguaggio giur. e filosofico: 1. In diritto: a. V. della scrittura privata, e istanza di v., istanza rivolta al giudice da chi, disconoscendo come propria e autentica una ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] la forma delle lettere d’un alfabeto o dei segni d’una scrittura: c. greci, arabi, gotici; c. cuneiformi, geroglifici, demotici; decifrare, interpretare i c. di una scrittura. Anche, il modo particolare con cui una persona traccia le lettere nella ...
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sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) [...] di Sigfrido»; Goethe’s Schriften «Scritti di Goethe»). Anche in inglese si esprime mediante il morfema s (separato, nella scrittura, con un apostrofo), che viene posposto a nomi di esseri animati, di nazioni, di cose personificate, ma è in genere ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] c. cartaceo o bombicino, di carta; c. membranaceo, di pergamena; c. riscritto o palinsesto, antico manoscritto in cui la scrittura originale fu raschiata per scrivervi sopra un nuovo testo; c. autografo, che contiene una o più opere scritte di pugno ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] [...] romano, una spada ed una borsa appoggiate al fascio, una bilancia e ’l caduceo di Mercurio (Vico). b. fig. Segno, scrittura difficile a leggersi o a interpretarsi, scarabocchio: chi li capisce questi suoi g.?; la parete era piena di g. strani. Non ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] a vocale palatale: c’indovina, c’era (invece ci andò, ci urtò); il pron. o cong. che, coi suoi composti, conserva l’h nella scrittura, il più delle volte, anche nei rari casi in cui l’elisione avviene davanti a una delle vocali a, o, u: ch’andasse ...
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rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, [...] adoperata per libri d’importanza minore o per i commenti marginali ai testi in scrittura quadrata. ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...