additivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo additivus (der. di addĕre «aggiungere», part. pass. additus), attraverso il fr. additif]. – 1. agg. In generale, che s’aggiunge o si può aggiungere; che comporta [...] o dà luogo a un’addizione. In partic.: a. Che ha relazione con l’addizione come operazione matematica: costante, proprietà, scrittura a.; funzione a., funzione che soddisfa la condizione f(x+y)=f(x)+f(y) identicamente rispetto a x e y. b. Che ha ...
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diciottesimo
diciottèṡimo agg. num. ord. [der. di diciotto]. – 1. Che, in una serie, viene dopo altri diciassette (in scrittura numerica 18°, in numeri romani XVIII): d. emendamento, nella costituzione [...] americana, quello che istituiva il proibizionismo. 2. Con sign. partitivo e frazionario, la d. parte o, s. m., un d. (1/18), ciascuna delle diciotto parti uguali in cui sia stato diviso un intero. In-diciottesimo ...
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cursore
cursóre s. m. [dal lat. cursor -oris «corridore, corriere», der. di currĕre «correre»]. – 1. ant. a. Corridore; persona, o anche animale, abile nella corsa o che partecipa a gare di corsa. b. [...] dei calcolatori elettronici, segnale luminoso mobile che, avanzando automaticamente di uno spazio in avanti sulla linea di scrittura (e passando, al termine di questa, all’inizio della linea seguente), individua, sullo schermo del videoterminale, la ...
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asta
s. f. [lat. hasta]. – 1. a. Bastone di legno, o anche di altra materia, più o meno grosso e lungo, ma comunque diritto e liscio, destinato a varî usi e in partic. a reggere qualche cosa o sulla [...] scorrono i canestrelli. 7. a. Linea diritta: le aste, le linee che si fanno tracciare ai bambini come primo esercizio di scrittura. b. A. di una lettera, della p, della h, il tratto verticale di essa. In tipografia, a. superiore o ascendente, quella ...
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interlinea
interlìnea s. f. [comp. di inter- e linea]. – 1. a. Lo spazio bianco tra una riga e l’altra in una composizione tipografica, in un dattiloscritto, o anche in codici e documenti manoscritti: [...] per spazieggiarle opportunamente; ha altezza minore di quella del carattere, perché non deve prendere l’inchiostro durante la stampa. c. Scrittura aggiunta tra due righe di uno scritto: negli atti pubblici e nei libri contabili le i. sono vietate. 2 ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] interi, il 5 segue il 4; più in generale, in matematica, quando sia dato un insieme con una relazione d’ordine, la scrittura «a 〈 b» si legge «b segue a» (ovvero «a precede b»). Anche nella successione temporale di fatti e fenomeni: la calma che ...
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contropartita
s. f. [comp. di contro- e partita1, calco del fr. contrepartie]. – 1. Nel linguaggio contabile e comm.: a. Scrittura che, in una contabilità a partita doppia, è correlativa a un’altra dello [...] stesso sistema. b. Contraente col quale s’intende concludere o si è concluso un negozio commerciale. c. Affare contrapposto a un altro al fine di ridurre i rischi o per qualunque altro motivo. 2. estens. ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] dei termini simili, in un polinomio, operazione che consiste nel fare la somma algebrica dei monomî simili, semplificando così la scrittura del polinomio (il quale si dice allora ridotto); r. di una frazione ai minimi termini, operazione che porta a ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...