rigido
rìgido agg. [dal lat. rigĭdus, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. a. Con riferimento a un oggetto o a un materiale, che non si lascia facilmente deformare, che resiste all’azione di forze tendenti [...] sigillato in un contenitore dotato di un dispositivo di rotazione e di una testina per la lettura e scrittura di dati. In geologia strutturale, comportamento r., assetto tettonico caratterizzato da sistemi di faglie che rocce e formazioni ...
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semigotico
semigòtico agg. [comp. di semi- e gotico] (pl. m. -ci). – 1. In paleografia, scrittura s., in uso in Italia dalla metà del sec. 14° alla fine del sec. 15°; inventata da F. Petrarca (in polemica [...] con la gotica, divenuta troppo artificiosa e di faticosa lettura), presenta caratteristiche grafiche vicine alla gotica italiana, ma con elementi derivati dalla carolina; fu utilizzata sia in ambito librario ...
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porporina
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. porporino]. – 1. Sostanza colorante (un ossiantrachinone) posta in commercio sotto forma di una pasta rosso-bruna, insolubile in acqua, usata per tingere [...] bisolfuro di stagno utilizzato come pigmento fin dall’antichità classica per dorare le tessere dei mosaici (per questo chiamato oro musivo o giallo di stagno) e, spec. nel medioevo, nonostante la scarsa stabilità, nelle miniature o nella scrittura. ...
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rigo
s. m. [variante di riga] (pl. -ghi). – 1. Lo stesso che riga, ma quasi esclus. per indicare le linee tracciate su un foglio o quaderno, oppure le linee di scrittura o di stampa: in fin di rigo; [...] scrivi dritto sul r.; mi basta un tuo r. ogni tanto per tranquillizzarmi (al plur., però, sempre righe: gli scriverò due righe). 2. R. musicale, insieme di linee che serve per la notazione della musica; ...
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domenicale1
domenicale1 agg. [dal lat. tardo dominicalis, der. di domĭnĭca: v. domenica]. – Della domenica: il riposo d., la messa d.; poco com., oggi, abito d., l’abito festivo, per la domenica, e giornale [...] e negli Stati Uniti, che si propone di istruire metodicamente, nelle riunioni della domenica, la gioventù nella Sacra Scrittura. In senso fig., che ha i caratteri proprî della domenica (festosità, spensieratezza, o anche ricercatezza nel contegno e ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] tanti altri modi e locuz. particolari registrati qui di seguito. Davanti a vocale, può subire elisione, che è però rara nella scrittura: sopr’il tetto, sopr’ogni cosa, ecc. 1. prep. Ha fondamentalmente valore locale e si usa, in dipendenza da verbi ...
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euhoe
euhoè 〈euoè〉 interiez. – Variante, rara, di evoè, conforme alla scrittura latina: Ed euhoè ed euhoè gridare Come in un sogno (Pascoli). ...
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rappezzo
rappèzzo s. m. [der. di rappezzare]. – 1. a. Applicazione di una pezza sulla parte lacerata di un indumento, di un tessuto e di oggetti d’uso varî: fare un r. a un vestito; una giacca, una scarpa [...] carta utilizzate come supporti scrittorî, rappezzo di fori o di lacerazioni (può essere precedente o posteriore alla scrittura). b. fig., non com. Rimedio improvvisato e insufficiente: bisogna trovare qualche soluzione radica-le, questi non sono ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] al sistema fonetico latino, che in età repubblicana era stato il più delle volte adattato come u nella pronuncia e nella scrittura (es. buxus, dal gr. πύξος), e che in seguito, pur trascritto come y, fu adattato di solito nella pronuncia in semplice ...
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semiografia
semiografìa (meno com. semeiografìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -grafia]. – 1. Sistema di notazione o di scrittura abbreviata mediante segni convenzionali (come la notazione musicale, [...] oppure la stenografia, spec. quella antica). 2. In medicina (non com.), trattato di sintomatologia, di semeiotica; anche come titolo di opere ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...