raschietto
raschiétto s. m. [der. di raschiare]. – Piccolo arnese che serve a raschiare o nettare raschiando la superficie di un corpo (anche raschiatoio e raschino). In partic.: 1. Piccolo arnese da [...] da una lama fissata a un manico, che era usato per cancellare, raschiandoli dalla carta, macchie d’inchiostro o segni di scrittura. 2. Lama di ferro quadrata o rettangolare che, spec. in passato, veniva fissata in terra verticalmente, a un lato dell ...
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trascrivere
trascrìvere (ant. transcrìvere) v. tr. [dal lat. transcriběre, comp. di trans- «trans-» e scribĕre «scrivere»] (coniug. come scrivere). – 1. Scrivere un testo desumendolo da altra scrittura; [...] è voce più tecnica e d’uso più limitato di copiare, indicando di solito un’operazione più attenta e diligente: t. (da un libro) alcune frasi significative; ti trascrivo a macchina, per più chiarezza, il ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] dato periodo. e. Cifra di castelletto, limite massimo di credito che la banca ritiene di poter concedere a un cliente. 2. Scrittura abbreviata, per lo più con le sole iniziali accostate o intrecciate del nome e cognome, monogramma: ricamare la c. sul ...
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cifrare
v. tr. [der. di cifra]. – 1. a. Rappresentare, un nome o altre parole, mediante cifre, cioè con le sole iniziali o con abbreviazione convenzionale: cifrava il proprio nome e cognome F. Z.; anche [...] una cifra, un monogramma: c. i fazzoletti, le lenzuola. 2. Tradurre in cifra, cioè in segni convenzionali, una scrittura, un dispaccio. 3. Nel linguaggio banc., c. un listino, calcolare nella piazza calcolatrice le parità fra i diversi cambî ...
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cifrario
cifràrio s. m. [der. di cifra]. – Scritto che contiene la «chiave» per interpretare una determinata cifra o scrittura convenzionale. Si chiamano anche cifrarî (o codici telegrafici) le liste [...] cifranti, generalmente costituite da gruppi di lettere o cifre o da parole convenzionali suscettibili di trasmissione telegrafica ...
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morettiano
s. m. e agg. Seguace o sostenitore di Nanni Moretti, regista, attore e produttore cinematografico; relativo a Nanni Moretti, al suo stile cinematografico o alle sue posizioni politiche. ◆ [...] qualche crudezza di troppo) che porta il protagonista dalle prime letture adolescenziali alla morte per overdose (naturalmente da scrittura). (Sole 24 Ore, 9 luglio 2000, p. 30, Cultura) • [tit.] [Piero] Fassino ai girotondini «Basta attaccarci su ...
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calligraficita
calligraficità s. f. [der. di calligrafico], non com. – Aspetto o carattere calligrafico, detto in partic. della scrittura (per es. quella gotica) che si presenta con lettere accurate, [...] aggraziate, artificiose, con abbondanza degli elementi decorativi ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] ‹su ddi›, freddo ‹fréddo›). In altro senso, meno tecnico, si sogliono chiamare consonanti d. quelle che, pur essendo rappresentate nella scrittura da una lettera sola, consistono in realtà di due suoni consonantici: per es. x ‹ks› o anche z ‹ts, d ...
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calligrafo
callìgrafo s. m. (f. -a) [dal gr. καλλιγράϕος]. – 1. Chi scrive con bella grafia e ne esercita l’arte; insegnante, esperto di calligrafia; perito c., chi è chiamato a giudicare sull’autenticità [...] o meno di una scrittura. 2. Scrittore o artista che badi prevalentemente alla forma. ...
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raspatura
s. f. [der. di raspare]. – L’operazione e l’effetto del raspare, cioè del levigare o dell’asportare materiale superfluo con la raspa: il calzolaio era intento alla r. delle suole; r. del taglio, [...] un libro di carta a mano, con le frastagliature che ne costituiscono la caratteristica più apprezzata; in senso fig., una scrittura che è una r. di gallina, particolarmente brutta e disordinata: la contessa ricevette un biglietto del marchese Violant ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...