variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo [...] caso ad ogni valore di ciascuna delle variabili indipendenti corrisponde uno e un solo valore della variabile dipendente (per es., la scrittura z = f(x, y) significa che ad ogni coppia di valori delle variabili indipendenti x e y corrisponde uno e un ...
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saitico
saìtico agg. [dal lat. Saitĭcus, gr. Σαιτικός] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Sais, antica città egiziana sul delta del Nilo, con particolare riferimento all’epoca storica in cui tale città fu [...] capitale d’Egitto (663-525 a. C.): la dinastia saitica. 2. Nell’antica Roma, a partire dall’età ellenistica, detto della carta fatta di strisce di papiro destinata alla scrittura, di tipo meno buono della carta augusta (v. augusto1, n. 2). ...
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variante1
variante1 s. f. [part. pres. di variare, sostantivato al femm.]. – 1. Modificazione rispetto a un esemplare o tipo che si considera fondamentale; ciascuna delle diverse forme, dei diversi aspetti [...] non posso, e velare in non chiedo); v. grafemiche (o allografi), costituite dai diversi modi con cui uno stesso fonema è rappresentato nella scrittura (per es., il fonema k viene indicato con c in cane, con ch in chiodo, con q in quadro; in greco, il ...
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sala1
sala1 s. f. [dal longob. sala «edificio a una sola stanza; dimora (anche di contadini)»]. – 1. a. Ambiente di una certa ampiezza in abitazioni e in edifici e complessi pubblici e privati, destinato [...] in edifici come, per es., le stazioni ferroviarie, in cui il pubblico deve talora trattenersi a lungo; s. di scrittura, presente, nel passato, in alberghi, uffici postali e sim.; s. di lettura, nelle biblioteche, quella riservata alla lettura e ...
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inferiore
inferióre agg. [dal lat. inferior -oris, comparativo di infer o infĕrus: v. infero]. – 1. a. Che si trova più in basso, che sta sotto: la parte i. di un edificio, di una colonna, di una pagina; [...] , la parte meno recente di un periodo o di un’età: il cretacico i., il paleolitico inferiore. In codicologia, scrittura i., in un codice palinsesto, quella più antica, erasa per ospitare sulla stessa pergamena quella più recente (detta superiore ...
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pendenza
pendènza s. f. [der. di pendere]. – 1. L’essere pendente, condizione di ciò che è inclinato rispetto alla direzione verticale: scrittura corsiva con p. a destra; la p. della torre di Pisa; o [...] a un piano orizzontale: perché l’acqua scorra bisogna che il terreno abbia qualche pendenza. Con riferimento alla maggiore o minore misura di tale inclinazione: una strada, una ferrovia, un tetto a forte ...
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benestare
s. m. [dalla locuz. verbale bene stare, cioè stare bene], invar. – 1. Lo star bene, condizione di vita tranquilla e agiata: il b. d’una famiglia, d’un popolo. È com. soltanto in alcune frasi [...] ., dichiarazione di approvazione, di accordo, in relazione a una proposta di contratto, a un’ordinazione, a una scrittura contabile di addebitamento o accreditamento, ecc. B. bancario (all’esportazione o all’importazione), documento rilasciato dall ...
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falso2
falso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Ciò che è falso, che non corrisponde a verità: riconoscere il vero dal f.; spec. quando la verità è alterata intenzionalmente: asserire, dichiarare, [...] in f. ideologico, se viene viziato il contenuto di un atto vero, e f. materiale, se riguarda la materialità, cioè la scrittura dell’atto); f. personale, quando riguarda l’identità, lo stato, la qualità delle persone, in modo da trarre in inganno l ...
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graffa
s. f. [voce di origine germ., affine a grappa1]. – 1. Sinon. di grappa1, nelle varie accezioni, e anche di griffa nel sign. di gancio metallico. 2. Particolare segno grafico, in queste due forme, [...] rispettivam. di apertura e di chiusura {}, che nella scrittura e nella stampa serve a unire due o più righe, oppure a racchiudere in parentesi (è detto in tale caso parentesi graffa) un’espressione letterale o numerica, spesso con valore specifico ...
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canonizzazione
canoniżżazióne s. f. [der. di canonizzare]. – Il canonizzare, l’essere canonizzato, nei varî sign. del verbo: c. di un uso linguistico; c. di una scrittura (in paleografia), ecc. Nella [...] Chiesa cattolica, la sentenza definitiva con cui il papa proclama santo un beato, stabilendo che la sua memoria venga onorata ogni anno col culto dovuto ai santi: la c. di Giovanni Bosco (1934) ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...