egiziano
agg. e s. m. (f. -a) [tratto da egizio]. – 1. Dell’Egitto, della Repubblica Araba d’Egitto: il governo e.; le risorse economiche e.; gli E., gli abitanti dell’Egitto. In partic., l’egiziano [...] parlata), scritta originariamente in geroglifici o in ieratico, poi in demotico (termine che indica non solo una forma di scrittura ma anche un aspetto linguistico dell’egiziano), finché, in epoca cristiana, ebbe come ultimo sviluppo il copto, lingua ...
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egizio
egìzio agg. [dal lat. Aegyptius, gr. Αἰγύπτιος]. – Dell’Egitto, spec. con riferimento all’Egitto antico: storia, arte, architettura, lingua e.; la scrittura e., i geroglifici e.; i riti e.; Apollo [...] E., Oro, figlio di Osiride e Iside; Giove E., Osiride; in tipografia, carattere e., lo stesso che egiziano. Come sost., per lo più al plur. masch., gli Egizî, gli antichi Egiziani ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese [...] condizione sospensiva del felice arrivo della nave al porto di destinazione; salvo errori e omissioni, clausola apposta (di solito nella scrittura abbreviata S. E. e O., o piuttosto S. E. & O.) su fatture e altri prospetti di conteggi con cui ...
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ermeticita
ermeticità s. f. [der. di ermetico]. – Qualità, carattere di ciò che è ermetico, soprattutto in senso fig.: e. di un volto (o dell’espressione di un volto), e. di una scrittura poetica, e [...] sim.; ma anche in senso materiale: assicurare, perfezionare l’e. di una chiusura ...
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ermetico
ermètico agg. [dal lat. mediev. hermeticus, der. del nome del dio Hermes, Ermete (corrispondente al latino Mercurio)] (pl. m. -ci). – 1. Nel sign. originario, sono così qualificate le dottrine [...] di fluidi (per es. di aria) fra gli ambienti separati dalla chiusura. c. fig. Chiuso, enigmatico, incomprensibile: volto e., scrittura e., ecc. d. Che segue il gusto e i canoni dell’ermetismo letterario: poesia e., critica e., poeti e. (anche ...
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mimeografo
mimeògrafo s. m. [dall’ingl. mimeograph, comp. del tema del gr. μιμέομαι «imitare, riprodurre» e di -graph «-grafo»]. – Apparecchio di riproduzione affine al ciclostile, da cui differisce [...] per il fatto che la scrittura sul foglio di carta paraffinata si effettua con una punta tagliente anziché con la macchina dattilografica. ...
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quantificatore
quantificatóre agg. e s. m. [der. di quantificare]. – 1. In logica matematica, operatore che viene premesso a una variabile e che indica quanti oggetti (fra quelli che possono venire indicati [...] e una E ribaltata, iniziali rispettivam. delle due parole ingl. all ed exist). Così, con riferimento all’insieme dei numeri reali, la scrittura x y (x + y = y) esprime il fatto che c’è un numero che, sommato a un qualunque altro numero, lo lascia ...
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ermetismo
s. m. [der. di ermetico; nel sign. 3, dal fr. hermétisme]. – 1. Corrente religioso-filosofica del tardo ellenismo (sec. 2°-3° d. C.) che ha trovato espressione in un gruppo di scritti esoterici [...] volte grandissimo»). 2. L’essere ermetico, cioè chiuso, impenetrabile, difficile a interpretare: l’e. di un testo, di una scrittura; l’e. del suo volto non lasciava trasparire alcuna emozione. 3. Tendenza della letteratura italiana dei decennî tra le ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà [...] a. (o, come s. m., l’avestico), la lingua, di tipo indoeuropeo e particolarm. iranico, in cui è scritto l’Avesta; scrittura a., alfabeto provvisto di segni vocalici oltre che consonantici, usato nel 4° sec. d. C. per la trascrizione dell’Avesta da ...
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sinistrorso
sinistròrso agg. [dal lat. sinistrorsus, comp. di sinister «sinistro» e (ve)rsus «verso1»; cfr. destrorso]. – 1. Che va da destra verso sinistra: scrittura s.; movimento s.; grafia s., in [...] grafologia, quando le lettere sono inclinate verso sinistra. In senso fig., lo stesso che sinistroide. 2. a. In geometria e nelle sue applicazioni, opposto di destrorso (e sinon. di levogiro, antiorario): ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...