arte
1. In un senso molto ampio, l’ARTE è la capacità di agire e di produrre che si basa su un complesso di regole e di tecniche, e quindi è anche l’insieme delle regole che servono per svolgere un’attività [...] ’a.; storia dell’a.; scuola d’a.); 4. ma si chiama arte anche l’attività di chi interpreta sulla scena opere . italiana) e anche le qualità proprie di un artista, che lo caratterizzano e distinguono da altri (l’a. diGiotto). 6. Arte è, in aggiunta, ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòttodi Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a [...] g. sui pittori del sec. 14°; la scuola g.; la maniera g.; per estens., che ricorda i colori, i paesaggi, le figure dei dipinti diGiotto: un fraticello giottesco. Come sost., scolaro, seguace, imitatore diGiotto: un ignoto g. della fine del Trecento ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] primato: Credette Cimabue ne la pittura Tener lo c., e ora ha Giotto il grido (Dante); perdere c., perdere forza, perdere séguito: è sportive (campo scuoladi atletica) o di altro genere (campo scuoladi protezione civile; campo scuola per studenti); ...
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scolaro
(ant. scolare, scolàio) s. m. (f. -a) [lat. mediev. scholaris, sost., dal lat. tardo scholaris, agg., «scolastico», der. di schola: v. scuola]. – 1. Chi frequenta una scuola, spec. elementare [...] . 2. a. Chi segue l’insegnamento di un maestro o l’indirizzo di una scuola artistica, filosofica, letteraria, scientifica; allievo, discepolo: De Sanctis fu s. di Basilio Puoti; Cimabue ebbe Giotto come s.; gli s. di Enrico Fermi; i più illustri s ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] che risale a V. Cousin (1818), adottata, soprattutto dai poeti della scuola parnassiana in Francia, per designare il principio che l’arte non deve opere di altri artisti: l’a. diGiotto, di Michelangelo, di Picasso, ecc. 3. a. L’attività di chi ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] Qual di pennel fu maestro o di stile Che ritraesse ...? (Dante); niuna cosa dà la natura ... che egli [Giotto] che risale al sec. 19°), l’insieme dei caratteri di un artista o di una scuola (in sostituzione di maniera, in uso dal sec. 16°, e gusto, ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di calce spenta e sabbia, ancor fresca. Il...
Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m s.l.m., all’estremità sud-orientale di un...