burletta
burlétta s. f. [dim. di burla]. – 1. Scherzo, celia: fare la b.; mandare, mettere una cosa in b., in ridicolo; dire una cosa in b., per scherzo. 2. Farsa giocosa mista di prosa e di musica, [...] in voga spec. nella scuola napoletana del sec. 18°; v. anche burla. ...
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pedetemptim
(o pedetentim) avv. lat. [comp. di pes pedis «piede» e tema di temptare «provare, saggiare toccando» (o tendĕre «dirigersi»)]. – Passo passo, a poco a poco, procedendo con cautela e senza [...] fretta: è latinismo che si usa talvolta nel linguaggio della scuola. ...
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outsider
‹autsàidë› s. ingl. [der. di outside «di fuori, esterno»] (pl. outsiders ‹autsàidë∫›), usato in ital. al masch. e al femm. – 1. Nel linguaggio sport., chi abbia conseguito la vittoria in una [...] o si trovi in una situazione marginale. b. Chi opera in campo letterario, artistico e sim. al di fuori di ogni scuola o movimento. c. Nel linguaggio econ., impresa che resta fuori da un consorzio o cartello costituito fra imprese dello stesso ramo ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] . Di persona, condurre via, allontanare: dovettero levarlo a forza di là; o, più genericam., togliere: ha levato il figlio dalla scuola, di (o dal) collegio, e fig. dagli studî, dal mestiere, da lavorare; per eufemismo, far morire: soffre tanto che ...
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levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. [...] o da terzi. 2. Con sign. più particolari: a. ant. Arruolamento di soldati volontarî o coscritti. b. Nell’equitazione di alta scuola, aria simile alla poggiata, in cui però il cavallo si solleva col suo asse solo fino a formare un angolo di 45° col ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille [...] età o di un periodo (dal punto di vista di chi «gode», cioè fruisce, delle opere d’arte), oppure le tendenze di una scuola artistica o letteraria, o anche d’un singolo artista: il g. dell’Ottocento; g. neoclassico, romantico, verista, decadente; il g ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] moglie; in questo sign. è frequente in funzione attributiva, sempre invar.: impiegato, scolaro m.; una madre m.; podere m.; scuola m.; azienda m.; cittadini modello. 2. a. Costruzione che riproduce, di solito in scala diversa dall’originale (per lo ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] modo leggibile o illeggibile, ecc.); s. qualcosa di propria mano, di proprio pugno. d. Esprimere graficamente una parola con determinati segni: «scuola» si scrive con la «c», non con la «q»; riprodurre in modo esatto la grafia di una parola: come si ...
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vittorini
s. m. pl. – Nome dato genericamente ai canonici regolari dell’abbazia di San Vittore a Parigi, ma più in partic. al gruppo di teologi della scuola fiorita in quell’abbazia, nel 12° sec., dei [...] quali, massimi, Ugo e Riccardo di S. Vittore ...
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moderatore
moderatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. moderator -oris]. – 1. a. Chi modera, chi induce a moderazione o pone un freno, una regola: fu un saggio m. della violenza popolare; la ragione [...] Chiesa cattolica, il superiore di un istituto religioso; m. supremo, il superiore generale. Ant., m. degli studî, di una scuola, il direttore o preside; supremo o sommo m. degli studî, il ministro della Pubblica Istruzione. b. Titolo che ebbero al ...
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scuola Istituzione sociale, pubblica o privata, preposta all’istruzione, quale trasmissione del patrimonio di conoscenze proprio della cultura d’appartenenza, o alla trasmissione di una formazione specifica in una determinata disciplina, arte,...
SCUOLA
Alberto Baldini
(XXXI, p. 249)
Ordinamento scolastico dell'esercito (p. 259).
All'ordinamento scolastico dell'esercito italiano sono state apportate le seguenti modifiche:
a) Ufficiali. - Scuole di perfezionamento per ufficiali in...