levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] bollire; levar fiamma, divampare; l. di peso, alzare in un solo colpo persona o cosa in modo che non tocchi terra. In cardinali e prelati da Nizza, e conducergli per mare a Roma (G. Villani); nessun m’è fatto oltraggio, Se quei che leva quando e cui ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] cosa, a volere che effetto abbia, mi par da tenere questa via (Boccaccio); come inciso, e con solo valore ipotetico: volendo, si potrebbe (cioè: se proprio si fosse decisi, se si insistesse); a volere, tutto si può fare, per il più com. tutto si può ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] e coscienza di fatti interni: s. intimo (o interno), espressione della filosofia e della psicologia, usata per designare l’avvertimento di sée d’idee sostanzialmente valido (in questa accezione si usa solo al sing.): cerca di dire cose che abbiano ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] energia è minore dell’energia che avrebbero le particelle che lo compongono se fossero poste tra loro a distanza infinita: è quindi o in modo riflesso mediante periodici censimenti, e considerata non solo nel suo ammontare ma anche nella sua ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] p., per favore?; mi scusi se passo avanti io, nel fare strada a qualcuno; sarà più prudente p. al largo; p. inosservato, non essere notato (con riferimento non solo al passaggio ma anche alla semplice presenza di una persona; e fig., di cosa: questo ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] : quanta fatica ci vuole, lo sanno le mie povere ossa; se la strada è lunga lo sanno le mie gambe. 3. a. Con sign. è ricorrente e quindi ovvio, risaputo (l’uomo, si sa, è cacciatore; la colpa, si sa, è sempre mia). Lui solo lo sa, Dio solo lo sa, e ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata seè prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] , o altro oggetto, quando, per l’oscurità o per altro motivo, se ne veda solo il contorno indistinto: ombre nella notte; è mezzo cieco e vede solo delle o.; e in similitudini: gli uomini passavano come ombre nella nebbia; guizzare, dileguarsi come ...
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monologare
v. intr. [der. di monologo] (io monòlogo, tu monòloghi, ecc.; aus. avere), non com. – Recitare un monologo; più raram., parlare da solo, parlare fra séesé, dialogare con sé stesso. ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] in casi somiglianti! (Manzoni). Per dare forza di verità a un’affermazione: lo sa Dio se vi aiuterei volentieri; Dio solo sa quanto mi è costato; e così: Dio mi è testimonio che ...; ve lo dico davanti a Dio; sotto forma d’imprecazione: Dio mi mandi ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] un’opera (1883-85) di F. Nietzsche. Parlare da solo, ad alta voce e rivolgendosi a un immaginario interlocutore, spesso facendosi da sé domande e risposte (come avviene quando si è gravemente turbati o in stato di alterazione mentale per ubriachezza ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...