parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] sign., per gran p., per buona p.); in piccola, in minima parte. Con altro valore, in parte, in disparte: se ne stava lì in p., senza parlare con nessuno; Esolo, in p., vidi ’l Saladino (Dante). Non com., parte per parte, partitamente, ogni parte per ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] rialzarli: era caduto, e a tirarlo su da solo non ce l’ho fatta, perché è un omone pesante; il cavallo è scivolato, bisogna tirarlo dietro, portare, spingere, trascinare dietro di sé: se lo inviti, è capace di tirarsi dietro tutti i parenti; tirati ...
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ipotetico
ipotètico agg. [dal lat. tardo hypothetĭcus, gr. ὑποϑετικός] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o contiene un’ipotesi, o si fonda sopra un’ipotesi, o si suppone per ipotesi: premesse i., ragionamento [...] . di cosa che esiste solo nell’immaginazione: guadagni i.; un successo i.; in un mondo i.; narrare l’i. vita in una repubblica ideale. Nel linguaggio filos.: giudizio i., ogni giudizio del tipo «se A è, B è», oppure «se A è B, C è D»; sillogismo i ...
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quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè [...] parte di questo libro (qui, se posposto, la parte q. indicherebbe la quinta delle parti o sezioni in cui è diviso il libro). 3. Roma nel Settecento, equivalente a 1/5 dello scudo; usato da solo, il quinto era, a Firenze, il nome della moneta d’ ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] oppure estrarre da un’opera per copiare o per citare: Tu se’ solo colui da cu’ io tolsi Lo bello stilo che m’ di guida, il passaporto; di queste cose che la fortuna può dare e tòrre (Dante); E fuggendo mi toi quel ch’i’ più bramo (Petrarca). In partic ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] . In alcune locuz. verbali, la particella ne ha solo valore intensivo; così andarsene, venirsene non significano sempre « ma indicano spesso un particolare modo di andare e venire: se ne veniva bel bello; Segando se ne va l’antica prora De l’acqua ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] meno Gli spirti che da voi ricevon vita (Petrarca). E di cosa che viene non data ma fatta o alcuni libri in regalo; ha ricevuto solo un grazie in compenso di tante fatiche . a. Accogliere, ammettere in sé per trattenere o contenere; recepire: ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] di ciò che si sente dire, e unisce perciò in sé i due sign. di sentire e capire (soprattutto, di capire la trovarti qui. È però comune solo in alcune frasi col compl. indeterminato la, dove nel sign. di pensare e giudicare è anche implicito quello ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] ŭ del latino classico, in qualsiasi posizione, eccettuata solo quella finale atona; giacché in parole di schietta formazione italiana, comprese quelle dotte, la terminazione in -u atona non è ammessa (se non si voglia tener conto di certi nomi proprî ...
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inclinazione
inclinazióne s. f. [dal lat. inclinatio -onis]. – 1. a. Il fatto di essere inclinato, di avere cioè una determinata pendenza rispetto a un piano verticale o orizzontale di riferimento; più [...] ., angolo di sbandamento se l’inclinazione laterale è temporanea, angolo di ingavonamento se permanente) a causa di decadenza: in tanto turbamento e i. delle cose della città (Bembo). Dim. inclinazioncèlla, non com., esolo nel sign. figurato. ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...