rappresentazione
rappreṡentazióne s. f. [dal lat. repraesentatio -onis, der. di repraesentare «rappresentare»]. – 1. L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, [...] di un punto della curva (o della superficie), nel senso che un punto appartiene alla curva (o alla superficie) se, esolose, le sue coordinate soddisfano quelle equazioni; r. parametrica di una curva (o di una superficie), rappresentazione analitica ...
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trasandare
traṡandare (ant. transandare) v. tr. e intr. [comp. di tra(n)s- e andare] (nel sign. 1, ha coniug. regolare; nel sign. 2 segue la coniug. di andare). – 1. tr. a. non com. Trascurare, nel senso [...] pron., lasciarsi andare, trascurarsi, non aver cura di sé: quando rimase solo cominciò a trascurarsi. b. letter. raro. Trascurare, (Boccaccio); noi trasandiamo nella vita e nei costumi (Della Casa). Raro e isolato il sign. di passare rapidamente ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] la realtà dei fatti: fra l’ideale e il reale c’è un abisso; non fare tanti sogni, attieniti al reale! Usi e sign. scient. e tecn.: a. In filosofia, che esiste in sée per sé, oggettivamente ed effettivamente (contrapp. a possibile, apparente, ideale ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] elementi a, b qualsiasi di quell’insieme, di dare un senso alle espressioni «a precede b» e «a segue b», in modo che, se a e b sono distinti, si presenti sempre uno e uno solo dei due casi. d. Numero caratteristico di un insieme o di un ente: o. di ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] che non ha né occhi né orecchie, una persona fidatissima e discreta che, anche vedendo e sentendo ciò che avviene intorno a lei, è come se non avesse veduto né udito nulla); a occhio, col solo aiuto della vista, senza strumenti di misura: giudicare ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] della ee della o aperte e chiuse, non è in genere di ostacolo alla rima) non è rivelata dall’ortografia ordinaria: solo illuminante); una s dopo consonante è sorda, ma se precede a sua volta una consonante sonora, è anch’essa sonora (es. transvolare ...
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aggradare
(ant. aggratare) v. intr. [dal provenz. agradar, der. del lat. gratum «grado2»]. – Essere, riuscire grato; è usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: Tanto m’aggrada il tuo comandamento, [...] Che l’ubidir, se già fosse, m’è tardi (Dante); e come impers.: se vi aggrada, se vi fa piacere; fate come vi aggrada. ...
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sincategorematico
sincategoremàtico agg. [der. di sincategorema] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica formale, di termine (pronome, avverbio, preposizione, congiunzione) che di per sé, cioè preso isolatamente, [...] non ha un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione con altri termini, detti categorematici (cioè tali che di per sé significano qualcosa), e agisce sul significato di questi ultimi dando luogo a una nuova espressione più lunga, dotata di ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] lo slancio con l’uno o l’altro; s. su un piede solo, fare una serie di brevi salti sullo stesso piede, tenendo l’ la pazienza, impermalirsi: se gli salta la mosca al naso sono guai; gli è saltata la mosca al naso ese ne è andato sbattendo la porta. ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] vai raccontando!; Ma che difficoltà o impedimenti! è la voglia che ti manca (il solo ma che!, con valore di forte negazione, di ma e di se non combineremo nulla; rispondimi chiaramente, senza tanti ma ese; «Eh!» interruppe Renzo: «non c’è ma che ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...