stringere
strìngere (ant. strìgnere) v. tr. [lat. strĭngĕre] (io stringo, tu stringi [ant. strigni], ecc.; pass. rem. strinsi, stringésti [ant. strignésti], ecc.; part. pass. strétto (la variante -gn- [...] espressione navigare di bolina equivalente a s. il vento, anche se si tratta di navi a vele auriche che non hanno boline la voce) o, pop. tosc., strinto; quest’ultima forma è usata solo nel sign. di premuto, serrato fortemente, sia come participio: la ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] , chiamato anche pavese, targone e tavolaccio. In araldica, t. di aspettazione, scudo di un solo smalto e senza figure. e. In anatomia, sinon. non in F (e che permette di stabilire se F è una tautologia, una contraddizione, seè soddisfacibile, ecc ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] di un’informazione, la probabilità di un fatto e sim.: fare la p. (se non ci credi, facciamo la p.; fare la ., tentare: con un piè solo aveano da venire gli altri pastori, e far prova di levarlo da quella fossa e porvisi lui (Sannazzaro). Ant., ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] col suo nome o con altro appellativo: il suo nome è Antonio ma in famiglia lo chiamano Nino; lo chiamano ingegnere ma èsolo geometra; un tipo di tessuto chiamato grisaglia; è una furfanteria, se vogliamo chiamarla col suo vero nome; modo prov.: ch ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] ausiliare, compie solo la funzione di introdurre il predicato nominale o verbale; non è perciò mai, E. in sé, avere piena coscienza dei proprî atti e delle proprie parole (al contr., e. fuori di sé). d. Con la prep. a: e. a tavola, stare pranzando; e ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] locuz. per m. mio (o tuo, suo, ecc.), per opera mia, per il mio utile intervento, grazie a me, e sim.: seè riuscito nell’impresa, èsolo per m. mio; talora iron., per colpa mia, tua, ecc. b. Azione o qualità che costituisce un merito, un giusto ...
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fiammifero
fiammìfero s. m. [dall’agg. lat. flammĭfer -ĕri «che porta, dà, o produce fiamma», comp. di flamma «fiamma» e -fer «-fero»]. – Piccolo stelo o asticella, di legno o d’altro materiale combustibile, [...] o amorfi o di sicurezza, di legno con capocchia senza fosforo, che si accendono solose strofinati su una superficie ricoperta da una pasta di fosforo rosso e polvere di vetro (che in genere fa parte della scatola stessa in cui sono confezionati ...
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bisognare
biṡognare v. intr. [der. di bisogno] (pres. biṡógna, biṡógnano [rare le forme personali io biṡógno, ... noi biṡogniamo, ..., cong. biṡogniamo, biṡogniate, ecc.]; aus. essere). – Esser necessario, [...] mangiare per vivere; bisogna assolutamente finirla con questa storia; bisogna spicciarsi se vogliamo giungere in tempo. È verbo di largo uso, spec. nella lingua parlata, e per lo più costruito impersonalmente; ormai raro con costruzione personale ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] m. prima di voi; e il m. lo conosco un poco (Manzoni); essere al m., esser vivo, essere nato; essere solo al m., non avere grandi cose. d. Con valore avverbiale, un m., moltissimo, assai: se la godeva un m. a stuzzicarlo; mi sono divertito un m.; ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] , oltre all’idea concreta di sbarrare un’apertura, di fermare, assicurare una chiusura (che è propria di serrare), ha anche in sé il concetto del terminare, porre fine, e indica in genere azione meno momentanea. 1. Nell’uso proprio: a. Ostruire un ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...