gonfio
gónfio agg. e s. m. [der. di gonfiare]. – 1. agg. a. Gonfiato, cioè dilatato e disteso, o aumentato di volume, per cause naturali o ad arte: guarda se le gomme sono g.; il pallone non è ancora [...] è gonfio. c. fig. Di persona, superbo, pieno di sé: essere g. d’orgoglio, di presunzione; se n’andava tutto g.; Gingillino andato in gloria Se in un abito e sim.: il cappotto ti fa un g. sulla schiena. ◆ Dim. gonfiétto, raro esolo come sost. ...
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stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, [...] svolga prevalentemente il servizio viaggiatori o solo quello merci; s. di smistamento, dove vengono scomposti e ricomposti i treni; s. lo più eretta come costruzione a sé stante lungo le strade extraurbane, e nell’interno di città e di paesi. h. A ...
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vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo [...] c’era v.) non solo la domenica ma anche il giovedì; mezza v., negli uffici, quando si ha solo mezza giornata libera, per lo di riposo; essere in vacanza; anche al plur., se il periodo è abbastanza lungo: dove passerai le vacanze? Con sign. più ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] . comune, per il b. della patria, della società; noi tutti vogliamo il tuo b.; èsolo per il vostro b. che agisco così; nessuno può farti star bene se il b. non è già in te (Sandro Veronesi); il b. eterno, la beatitudine celeste. In senso concr., ciò ...
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riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, [...] il fatto di riservarne l’usufrutto a sé o a persona diversa da quella cui il bene è stato venduto o donato (facoltà concessa a condizioni particolari: i libri all’indice potevano essere letti solo con r.; film visibile per adulti con r., film la ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] mia madre i vestiti se li faceva da sé; l’impianto per la stereofonia vorrei farmelo tutto da me (o da solo). In altri casi, f. con lui, non sono suo parente; che ci ho che f. se oggi è brutto tempo?, che colpa ne ho?; ebbe che f. con quella donna ( ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] , mancano solo la firma e la data; fa fatica a mangiare perché gli mancano i denti; gli manca la parola, di animale domestico intelligente e affezionato, quasi a dire che se potesse parlare sarebbe simile a un essere umano (o anche di un dipinto ...
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lavoro mirato
loc. s.le m. Lavoro programmato per risolvere un problema specifico. ◆ Forse mancano gli uomini. «Non mettiamo mille agenti sul confine, usiamone dieci, ma per fare un lavoro mirato. È [...] internazionale o da un fotografo del loro paese? «Tutto. Pensiamo al modo di vedere la guerra in Iraq e di raccontarla. Il fotoreporter può fare un lavoro “mirato” solose ha uno stretto rapporto con quella testata, conosce ciò che il giornale vuole ...
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penultimatum
s. m. (iron.) Nel linguaggio giornalistico, con riferimento alle relazioni o alle trattative tra forze o esponenti politici, una minaccia di ultimatum fatta per ottenere in cambio qualche [...] penultimatum [sommario] La frase "il presidente non garantisce l'unità nazionale" èsolo di Occhetto? (Corriere della sera, 10 maggio 1991, p. 2, In primo piano) • Se mi consente di usare una sua espressione, «mi consenta», onorevole Berlusconi ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] tua, nel tuo ufficio; sono venuta in taxi. Se il verbo è di 2a persona, s’intende il luogo dov’è (o va, o sarà) la persona stessa che , in qualche caso (ma solo nel linguaggio letter. o di tono elevato) anche come agg. e sost., che viene, chi ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...