quartiere
quartière (ant. quartièro) s. m. [der. di quarto, sul modello del fr. quartier]. – 1. La quarta parte di determinati oggetti, elementi o strutture: a. In araldica, sinon. di quarto, nel sign. [...] gentilizio (che, se diviso in quattro parti, è detto appunto arma a quartieri). b. Decorazione a quartieri, in piatti e coppe di di Zara sopra al mare (C. Gozzi); pegg. quartieràccio, solo nei sign. di appartamento o di rione urbano: un quartieraccio ...
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diritto di emissione
loc. s.le m. Meccanismo di compensazione previsto nel trattato di Kyoto per la salvaguardia dell’ambiente, che permette ai Paesi che producono una quantità di gas inquinanti superiore [...] di sviluppo. ◆ Kyoto come ho detto, non basterà: anche se Cina e Usa ratificassero l’accordo le emissioni di gas inquinanti diminuirebbero solo di pochi punti in percentuale. [...] Ma è un inizio importante perché mette in moto dei meccanismi potenti ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] in quanto se ne veda soltanto il contorno, la sagoma, l’ombra, e non sia quindi solo in parte o non sussistono affatto. 8. In geometria proiettiva: forme di 1a specie, la retta considerata come luogo dei suoi punti (punteggiata), il fascio di rette e ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] ; morte n., non provocata da azioni violente (e, un tempo solo nell’uso burocr., oggi più spesso in tono scherz se ne alterino le proprietà: piselli al n.; o di raffigurazione (scultura, pittura, fotografia) che riproduca un oggetto con i colori e ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate [...] la vita umana; lacrime di coccodrillo, tardo pentimento, e talora solo apparente, di chi si rammarica del male da lui formano facendo cadere una goccia di vetro fuso in acqua fredda, e che esplodono sese ne spezza la punta. d. Al plur., non com., ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] solo numeri, letterale se in essa sono contenute, in tutto o in parte, delle lettere. Più in generale, ogni scrittura che contenga operazioni anche più elevate, ivi comprese derivazioni, integrazioni, passaggi al limite, ecc. (nei singoli casi e ...
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sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. – 1. letter. Altissimo, più elevato [...] , con profondo disprezzo; scherz. o iron.: hai avuto un’idea s.!, è stata un’idea s.! Poiché l’agg. sublime esprime già per sé stesso una valutazione superlativa, s’incontrano solo raram. forme comparative, di cui si hanno tuttavia esempî anche nella ...
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part-timista
s. m. e f. Chi lavora part-time, con un impiego a tempo parziale. ◆ Lavoro che (non) paga. Un popolo di precari e part-timisti, tempi determinati e apprendisti che in un mese guadagna un [...] quarto del costo medio di un metro quadro, che sudando un’ora è pagato quanto una deprezzata bottiglia di Barbera da 75 centilitri, che un’intera giornata retribuita se la brucia sesolo s’azzarda a una pizzata con tre amici. (Andrea Galli, Corriere ...
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incontro2
incóntro2 s. m. [der. di incontrare]. – 1. a. Il fatto d’incontrare, d’incontrarsi casualmente, di due o più persone: un i. imprevisto, impensato; un i. felice, fortunato, noioso, sgradito; [...] che bell’i.!, imbattendosi in persona cara e gradita, spec. se non si vedeva da molto tempo (talvolta solo frase di cerimonia); fare un brutto i., incappare in qualche malvivente o sim.: a un galantuomo, il qual badi a sé, e stia ne’ suoi panni, non ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] . oggetto in posizione debole. Le forme me, te, lui, lei, noi, voi, loro (e analogam. sé nel riflessivo) sono comunem. dette forti o toniche, mentre le forme mi (me), ti (te), lo e gli, la e le, ci (ce), vi (ve), li, le, si sono dette deboli o atone ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...