perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] è un p. cretino. e. Con riferimento a perfezione morale: nessuno è p. a questo mondo, tutti possono sbagliare o peccare; Dio soloè la sua terza e la sua quinta (se la terza è maggiore, si chiama accordo p. maggiore; se la terza è minore, accordo p ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] ho fatto solo due opere. Per estens. (nell’uso della maggior parte della Toscana, dov’è com. la forma opra, e di danar) da buttar via, metta l’opre e non ci stia (bisogna assistere personalmente gli operai, se si vuole che il lavoro dia frutto); ma ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] una quantità y (variabile dipendente) è funzione di un’altra quantità x (variabile indipendente) se esiste una legge che a ogni che esiste quando ciascuno dei valori di y proviene da un solo valore di x; f. razionali, quelle che possono essere ...
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invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare [...] casa di qualcuno, per un pranzo, una cena, o anche solo per conversare: nel pomeriggio, sono invitato dai miei vicini; domani da sé, e sim., di chi interviene senza alcun invito. Prov.: chi va alle nozze e non è invitato, ben gli sta se n’è cacciato ...
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lotto
lòtto s. m. [dal fr. lot, voce di origine germanica (cfr. got. hlauts «sorte, porzione assegnata»); la parola, che in francese significa anzitutto «parte che tocca a ciascuno in una divisione o [...] tre, quattro o cinque numeri estratti (facendo rispettivamente ambo, terno, quaterna, cinquina), o anche uno solose si è fatto il gioco su di un solo numero; la somma vinta è di 11,232 volte la posta per l’estratto semplice, 250 per l’ambo, 4500 per ...
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antiviolenza
(anti-violenza), agg. Che contrasta ogni manifestazione di violenza. ◆ O non è anche il «nuovo» terrorismo un fatto di ordine pubblico? Ché tale diventerebbe, par di capire, se la Sinistra [...] si sono rivolte, nel 2002, ai centri antiviolenza della Lombardia. Una cifra che rappresenta solo la punta dell’iceberg del problema e che racconta di donne che solo dopo anni di sofferenze hanno imparato ad accettare il fatto che la violenza non ha ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] o proporlo per un eventuale incarico. In altri casi, indica uno solo dei due elementi onomastici, cioè, per lo più, il prenome: proprio ma nell’interesse del figlio, nel 3° in parte per sée in parte per il figlio); l’ambasciatore protestò in n. del ...
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svirilizzazione
s. f. Tendenza alla progressiva perdita dei caratteri tradizionalmente ritenuti virili. ◆ Se prima era il sesso forte a cercare la gloria contando su qualità come il rigore, lo stile [...] ma come può sussistere un mondo senza testosterone? (Ubbidire a una donna in camice abbassa l’ormone.) E fino a quando potrò resistere, qui da solo nel mio fortino, io che non sono nemmeno tanto villoso? (Camillo Langone, Foglio, 12 dicembre 2007, p ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] ’i ’l vedea come ’l sol fosse davante (Dante); Il cinguettio, così tra l. e scuro, Cessò d’un tratto (Pascoli). Con questo sign. la parola, se riferita alla luce naturale, èsolo dell’uso letter. o ha sapore arcaico: stanza che ha poco l., che prende ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] e sfumature varie la locuz. agg. vecchio s., riferita non solo a caratteri e aspetti di opere d’arte, costruzioni, ambienti, arredamenti, e , dal giorno di Natale, il 25 dicembre. Seè intervenuta una riforma del calendario, si aggiunge la ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...