ipotiposi1
ipotipòṡi1 s. f. [dal gr. ὑποτύπωσις, propr. «abbozzo», der. di ὑποτυπόω «disegnare, abbozzare» (da τύπος «tipo»)]. – Figura retorica che consiste nella rappresentazione viva e immediata di [...] o all’ascoltatore immagini quasi visive. Se ne ha un esempio nel passo non ci dicëa alcuna cosa, Ma lasciavane gir, solo sguardando A guisa di leon quando si posa». versi 201-212 dei Sepolcri del Foscolo, e i versi 103-108 del canto All’Italia ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] tipici della maggior parte delle anatre (producono infatti solo alcuni suoni gutturali). b. Con tono enfatico ammirazione; una m. ma profonda simpatia; che non fa più parlare di sé: m. è l’antica potenza. Anche, di luogo in cui non si sentono più le ...
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patinare1
patinare1 v. tr. [der. di patina] (io pàtino, ecc.). – Trattare una superficie con patina, stendervi sopra la patina; con riferimento a opere d’arte, stendervi sopra uno strato di colore (a [...] il bronzo e la cera, fondeva perciò da sé le sue opere, che poi rinettava, cesellava, patinava con amore e perizia da artefice ; anche fig., lezioso, manierato, che possiede una bellezza solo esteriore: una bellezza p.; uomo, fascino patinato. ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] vino n.; una bottiglia di olio nuovo. c. Riferito agli animali e all’uomo (ma solo in pochi casi o in usi ant.), nato da poco: la n riferito a persone: non si può cambiare l’assetto sociale se non si può fare assegnamento su uomini nuovi. In partic ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] p. (Jovine). d. Con riferimento a paesi e nazioni, il fatto non solo di far parte di un ambito plurinazionale, ma in p. di tutti i parenti del defunto; puoi testimoniare queste cose soltanto se sono state dette in tua p.; non ammetto che si dicano (o ...
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quindici
quìndici (ant. quìndeci) agg. num. card. [lat. quīndĕcim, comp. di quinque «cinque» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più cinque unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe [...] rispettivam., di giorno e di autobus o tram); nel q. (e più spesso nel ’15), forma abbreviata per 1915 o, seè chiaro dal contesto, essere utilizzato per i varî spostamenti lo spazio di un solo tassello che di volta in volta si rende disponibile. In ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] la terra cristiana tutta aduggia, Sì che buon frutto rado se ne schianta (Dante: parole messe in bocca a Ugo com. odierno, è frequente solo la locuz. di sana pianta: si dovette abbattere il muro di sana p.; il lavoro è mal riuscito e dovrò rifarlo ...
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grullo
agg. [etimo incerto], tosc. – 1. Sciocco, semplicione; si dice soprattutto di persona che ha scarsa vivacità d’intelletto e di chi per eccessiva ingenuità si lascia facilmente ingannare o agisce [...] sei g.!; sei davvero g. se non capisci; sarei grulla se ti dessi retta; spesso sostantivato: è un povero g.; soltanto i g d’animali: che cos’ha il cane che è così g. oggi? ◆ Dim. grullino, grullerèllo; accr. grullóne, solo come sost. (f. -a); pegg. ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] al plur.: faceva le m. come se non ne avesse mai sentito parlare; è una cosa normalissima e non capisco perché tu faccia tante m ’avea ingegno a maraviglia (Ariosto); o alla perfezione: non solo i nomi, ma le cose significate, le conosco a maraviglia ...
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guardata
s. f. [der. di guardare]. – L’atto del guardare, per lo più frettolosamente, e spesso con l’intenzione di prendere nozione di qualche cosa, di accertarsi, di esaminare o controllare senza particolare [...] impegno, e sim.: gli diede una g. di sfuggita; il libro non l’ho ancora letto, gli ho dato solo una g.; diede una g. in giro per vedere se tutto era in ordine; per favore, mi dà una g. alla valigia mentre scendo a prendere un giornale? Anche sguardo, ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, p. 332; Il Seicento e il Settecento,...