specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] la stima di alcuni tassonomisti, fra 1,5 e 1,8 milioni, ma sono solo una piccola parte di quelle esistenti; le specie vegetali (nome specifico) precisa la specie, e va scritto con iniziale minuscola, anche se per sé stesso fosse un nome proprio: per ...
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rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] sia in senso proprio sia in senso fig., spirituale o morale: s’è rilevato dal letto solo ieri; l’aereo si rilevò in volo; si è rilevato il vento; più largo fu Dio a dar sé stesso Per far l’uom sufficiente a rilevarsi (Dante); rilevarsi dall’abiezione ...
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comparire
v. intr. [lat. comparēre, con mutamento di coniug.] (io comparisco o compàio, tu comparisci o compari, ecc.; pass. rem. comparvi, comparìi o comparsi; part. pass. comparso, raro comparito; [...] comparir birboni (Manzoni); vuol c. più bravo di quello che è; vorrebbe c. gran signore. b. Farsi conoscere, manifestarsi: paga non comparire. c. Far bella mostra di sé, far figura (in questo senso, pres. solo comparisco, pass. rem. comparìi): ha ...
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pingere2
pìngere2 (ant. pìgnere) v. tr. [tratto da spingere, con aferesi della s- iniziale] (coniug. come il prec.), ant. o poet. – Spingere, sospingere: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse [...] all’uscio della cella, e quello, dall’altre aiutata, pinse in terra (Boccaccio). Nell’intr. pron., pingersi, spingersi, cioè andare avanti, inoltrarsi: E io, seguendo lei, oltre mi pinsi (Dante). ◆ Part. pass. pinto, spinto, solo con uso verbale. ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] accertare, per es., che la contraddizione èsolo apparente), o la constatazione della fallacia sé stessi come elemento comprende o no sé stesso come elemento?»; si verifica che, se tale insieme comprende sé stesso, allora non comprende sé stesso, e ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] ’opinione di chi parla), anche se non corrisponde a una realtà di diritto; così nelle frasi: Milano è la capitale m. d’Italia; il vincitore m. di una gara, l’atleta che avrebbe meritato di vincerla, e che ha perduto solo per circostanze sfortunate. d ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] amministrativo che si considera; u. di cassa, se rifletta un pagamento comunque da effettuare nel periodo considerato. ◆ Pegg. uscitàccia, solo come battuta, espressione singolare e inaspettata ma anche sgarbata e villana, o, nel calcio, come azione ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] a uso di far lume alle signorie loro (Leopardi), per far lume, al solo scopo di far lume. 2. a. Il fatto di usare abitualmente o ripetutamente nel settore agricolo e commerciale, e che acquistano valore giuridico soltanto se inserite in apposita ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] ē, ī, ecc., e le sillabe che le contengono); se le due consonanti sono una muta seguita da una liquida, la vocale, e quindi la sillaba, può allungarsi o restare breve, e si dice in questo caso che è il sistema può assumere solo quelle posizioni che ...
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possesso2
possèsso2 s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. a. Nel linguaggio giur., potere di fatto che si esercita su una cosa, su un bene, [...] . di sé, ritornare in sé, riacquistare lucidità. c. Conoscenza piena e sicura: avere il pieno p. della materia, di un argomento; ha il perfetto p. della lingua; lo scrittore è giunto al pieno p. dei suoi mezzi espressivi; don Ferrante ... non solo ne ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, p. 332; Il Seicento e il Settecento,...