Fabio Rossi
acqua. Finestra di approfondimento
Derivati e composti - Il termine a. è caratterizzato da un numero elevato di der. e composti. La maggior parte di questi è formata sul tema acqua- (der.: [...] , sono le metafore che coinvolgono la parola a., come sempre accade con i termini ad altissima frequenza, specie poi se designanti elementi naturali e vitali (si pensi anche alle metafore di aria, terra, fuoco ecc.). Tra le più comuni (oltre a quelle ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] occhi tuoi ridenti e fuggitivi, / e tu, lieta e pensosa, il limitare / di gioventù salivi? (G. Leopardi). Solo nella forma pron. (con o senza di) è il lett. sovvenirsi: e mi sovvien l’eterno, / e le morte stagioni, e la presente / e viva, e il suon ...
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intervenire v. intr. [dal lat. intervenire "intervenire, sopravvenire"] (coniug. come venire; aus. essere). - 1. (non com.) [di evento, porsi in atto, venire fuori, manifestarsi: nessun bene e nessun male [...] sesolo (G. Leopardi)] ≈ accadere, (lett.) addivenire, avere luogo, avvenire, capitare, (lett.) occorrere, succedere, verificarsi. 2. a. [mettersi in mezzo in una faccenda per trovare una soluzione, con la prep. in o anche assol.: è prep. per e sim.: ...
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intimo /'intimo/ [dal lat. intĭmus, superl. di intus "in, dentro"; trattato anche in ital. come superl. di interno, in alcuni suoi sign.]. - ■ agg. 1. a. [che è il più interno, che si trova più addentro] [...] debole, flebile, lontano, tenue, vago. 4. [di amico, amicizia e sim., molto profondo sul piano degli affetti] ≈ fraterno, (non com aperto, pubblico. ■ s. m. 1. (solo al sing.) a. [la parte più interna di sé: nell'i. del proprio animo] ≈ intimità, ( ...
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levare [lat. lĕvare "alleviare, alleggerire, alzare", der. di lĕvis "leggero"] (io lèvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [spingere verso l'alto: l. le braccia; l. il capo] ≈ alzare, innalzare, sollevare, (fam.) [...] ) di bocca ≈ sacrificarsi. ■ levarsi v. rifl. e intr. pron. 1. (non com.) [spingersi in sorgere. ↔ calare, tramontare. ■ s. m., solo al sing. [l'apparire di un astro sull'orizzonte [abbandonare un luogo, spec. se in modo repentino] ≈ andare via ...
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ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] finale. ↑ estremo, (lett.) postremo, terminale, [se implica una fine pericolosa e sim.] fatale. ↔ iniziale, primo. ‖ ( Gesù disse che gli u. saranno i primi; chi è l'u. della fila?] ↔ ‖ *primo. 2. (solo al sing.) [con valore neutro, il tempo estremo, ...
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possibile /po's:ibile/ [dal lat. possibĭlis, der. di posse "potere"]. - ■ agg. 1. a. [di ciò che può esistere e realizzarsi: eventi, interventi p.] ≈ attuabile, avverabile, effettuabile, fattibile, realizzabile. [...] se avverrà o no: è ancora p. il suo ritorno] ≈ eventuale, potenziale, prevedibile, probabile, virtuale. ‖ ipotetico. 2. [di teorie, ipotesi, spiegazioni e . ■ s. m., solo al sing. [ciò che può esistere e che è nelle capacità umane: la sfera ...
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sereno /se'reno/ [dal lat. serenus "sgombro di nuvole, limpido", detto del cielo]. - ■ agg. 1. [senza nuvole: cielo s.] ≈ chiaro, limpido, terso. ‖ azzurro. ↔ annuvolato, coperto, nuvoloso, rannuvolato, [...] . ↔ parziale, soggettivo. ↑ fazioso, partigiano. ■ s. m., solo al sing. 1. [cielo o tempo sereno: guarda che s. stasera chiuso, al coperto. 2. (fig.) [assenza di dissidi, attriti e sim.: è tornato il s. nel centro-sinistra] ≈ armonia, pace, quiete, ...
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evitare [dal lat. evitare, der. di vitare "evitare", col pref. e-] (io èvito, ant. evìto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [tenere lontano qualcosa o qualcuno, anche fig.: e. la compagnia di qualcuno; e. una responsabilità] [...] (C. Boito).
Talora e. ha un sign. meno diretto, ed è usato come contr. di provocare, causare, far accadere e sim. Se si riesce a far , mentre chi lo schiva lo aggira e dunque può anche evitarlo solo momentaneamente): non potendo schivare il pericolo, ...
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reale² [dal lat. mediev. realis, der. di res "cosa"]. - ■ agg. 1. [che esiste veramente e concretamente: questo è un pericolo r.] ≈ concreto, effettivo, fattuale, tangibile, vero. ↔ apparente, astratto, [...] di per sé, indipendentemente dalle condizioni economiche, sociali e familiari del contribuente] ↔ personale. c. (matem.) [di numero, che ha valore algebrico effettivo] ≈ ⇓ irrazionale, razionale. ↔ complesso, immaginario. ■ s. m., solo al sing ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...