(ant. cortegiana) s. f. [femm. di cortigiano]. – Propr., donna di corte: molto minor fatica mi saria formar una signora che meritasse esser regina del mondo, che una perfetta cortegiana (B. Castiglione). [...] Già nel sec. 16° la parola fu usata a indicare donne di costumi liberi, non prive di cultura e raffinatezza. Con un'accezione offensiva, nell’uso letter. moderno, prostituta: vidi l’Antonietta, appassita, imbellettata, vestita scandalosamente, ... in ...
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żulu (o żulù) s. m. e f. e agg. [dal bantu umuzulu, pl. amazulu; la pron. żulù, pur essendo molto diffusa, è meno corretta e riproduce il fr. zoulou]. – 1. Nome degli appartenenti a un gruppo etnico di [...] zulu. 2. In senso fig. e con sign. spreg. (nella pron. żulù), derivato dalle notizie etnografiche della fine del sec. 19° e pertanto da considerare obsoleto, individuo molto ignorante e rozzo. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, zulù o zulu è la ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] , del duca, ecc.; patto di f., patto tra regnanti riguardo a relazioni dinastiche, riferito soprattutto ai trattati stipulati nel sec. 18° (1733, 1743, 1761) tra i varî rami della famiglia dei Borboni, regnanti su troni diversi, allo scopo di ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione [...] con accompagnamento musicale; derivata dal mimo, la pantomima nacque in Grecia e si diffuse a Roma a partire dalla fine del 1° sec. a. C.; conservatasi come genere nel medioevo, è restata in uso, spec. in Francia e in Inghilterra, e viene tuttora ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca [...] col nome di cefalottera. b. Vacca di mare, mammifero della famiglia sirenî (Hydrodamalis gigas), estinto verso la metà del sec. 18° per gli irrazionali massacri operati dai cacciatori di balene; era diffuso nell’isola di Bering e fino alla Camciatca ...
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credènza2 s. f. [dalla voce prec., attrav. la locuz. ant. fare la credenza, riferita all’assaggio dei cibi]. – 1. Mobile da cucina o da sala da pranzo, usato (già dal sec. 16°) per contenere stoviglie, [...] e spesso anche vivande, costituito, nel tipo più comune, da un corpo inferiore pieno, a sportelli, di dimensioni simili a quelle di un cassettone, sul quale si sviluppa un’alzata a varî ripiani, destinata, ...
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contemporaneo
1. MAPPA È CONTEMPORANEO chi o ciò che vive o accade nello stesso tempo di qualcun altro o qualcos’altro (due avvenimenti contemporanei; gli scrittori contemporanei di Foscolo). 2. MAPPA [...] i giudizi dei critici contemporanei); dal punto di vista della periodizzazione storica, l’età contemporanea inizia nel sec. xix (letteratura, arte contemporanea). 3. Questa duplicità di significato si ripropone anche quando contemporaneo viene usato ...
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tamburo
s. m. [dall’arabo ṭunbūr, nome di uno strumento musicale a corde, incrociato con ṭabūl «tamburo»]. – 1. a. In senso ampio, strumento musicale membranofono in cui l’elemento vibrante è costituito [...] tipo di chiusura, diffuso dalla Francia in Inghilterra, Stati Uniti e Italia, ebbe particolare fortuna nella seconda metà del sec. 18°. 5. Nel linguaggio giornalistico, tamburo o tamburone, l’annuncio che viene pubblicato, per lo più incorniciato da ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] uomo d’arme, e artisti di fama concorsero alla sua fabbricazione (con lavori di intaglio e di ageminatura, ecc.). Tra i sec. 14° e 16°, modificate le tecniche di combattimento, si diffusero spade specializzate per usi diversi: s. da stocco o stocco d ...
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orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente [...] Orfeo, ma già presente nel 6° e forse 7° sec. a. C.), proseguito sino all’età ellenistica; conosciuto magico, evocativo, intensamente lirico (spec. con riferimento a espressioni poetiche del sec. 20°): o. della parola (v. orfico, nel sign. 1 c ...
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SEC Sigla di sistema europeo dei conti economici integrati, sistema di contabilità nazionale elaborato dall’ufficio statistico della Comunità europea e adottato dall’ISTAT nel 1974.