s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] minuscola in principio e nel corpo di parola (non invece in posizione finale), ha prevalso sulla s corta anche nelle stampe fino al sec. 18° ed è tuttora in uso nella scrittura gotica a stampa del tedesco. Di uso comune la locuz. a S per indicare un ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] musica c., la musica cólta dei secoli passati, contrapposta alla cosiddetta musica leggera. 5. Danza c., la danza, precedente al sec. 19°, in cui i passi erano eseguiti, secondo figure determinate, da una o più coppie e in cui il cavaliere, separato ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] degli apostoli nel giorno della Pentecoste. In denominazioni partic.: a. Lingua di bue, arma bianca corta, in uso dalla metà del sec. 15° all’inizio del 16°, conosciuta anche con il nome di cinquedea (v.). b. Lingue di gatto, piccoli biscotti da tè ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani [...] greci per la mediazione dei testi religiosi; documentata in testi cristiani del sec. 3° (sporadicamente anche del sec. 2°), fu sopraffatta dall’arabo a partire dal sec. 7° e, morta come lingua parlata, rimane soltanto nella liturgia della Chiesa ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo [...] ., flamboyant), l’ultima fase dell’arte gotica, dall’inizio del sec. 15° alla metà del 16°, in cui l’architettura perde in di romanzo in voga in Gran Bretagna tra la fine del 18° sec. e l’inizio del 19°, caratterizzato da atmosfere terrificanti in cui ...
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patarino
(o paterino) s. m. [der. di pataria]. – Denominazione, per lo più al plur., con cui furono indicati, in origine, gli aderenti alla pataria e, con sign. più esteso, anche gli umiliati (v. umiliato), [...] 13° (per una facile confusione con il termine cataro), anche gli eretici catari e, più tardi ancora (verso la metà del sec. 14°), con sign. più generico, gli eretici in genere, per assumere in seguito (senza alcun addentellato religioso) il sign. di ...
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tardogotico
tardogòtico (o tardo-gòtico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e gotico] (pl. m. tardogòtici, o tardo-gòtici). – 1. agg. Nella storia dell’arte, architettura t., quella che si afferma, tra gli [...] chiese a navata unica e da un incremento della decorazione. 2. s. m. Solo al sing., nella storia dell’arte, l’ultima fase dell’arte gotica, dall’inizio del sec. 15° alla metà del sec. 16°, nota anche come gotico internazionale: il t. nelle Marche. ...
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alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo [...] °: da esso presero origine i riti copto ed etiopico. 2. estens. Appartenente, relativo alla cultura e alla civiltà greca fiorite dal sec. 4° al 1° a. C., in quanto Alessandria ne fu il centro principale (oggi più comunem. ellenistico): arte, cultura ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] anche a. applicata); a. industriale, espressione (che ricalca quella ingl. industrial art, coniata intorno alla metà del 19° sec.) con la quale sono stati impropriamente definiti oggetti cui si riconosce un valore estetico pur essendo prodotti con ...
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baiocco
baiòcco s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – 1. Nome che appare la prima volta nel sec. 15° per indicare una moneta d’argento coniata nelle zecche dell’Italia merid., del valore di 12 denari o [...] altre zecche dello Stato della Chiesa. Successivamente il baiocco romano diminuì di peso e di diametro o di valore intrinseco, finché nel sec. 17° fu sostituito dal baiocco di rame; dal 1725 il valore di questo fu ragguagliato a 1/100 di scudo, e le ...
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SEC Sigla di sistema europeo dei conti economici integrati, sistema di contabilità nazionale elaborato dall’ufficio statistico della Comunità europea e adottato dall’ISTAT nel 1974.