caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia [...] e il Golfo Persico; come sost., abitante o nativo della Caldea. Il termine è stato usato impropriamente, fino alla metà del sec. 19°, come sinon. di babilonese: dinastia c.; divinazione caldea. 2. Lingua c. (o caldeo s. m.), la lingua aramaica dei ...
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bollatico
bollàtico agg. [der. di bolla2] (pl. m. -ci). – Relativo a bolle pontificie. In partic., scrittura b. (detta anche, con nome lat., littera sancti Petri), scrittura usata nelle bolle pontificie [...] un tratteggio che omette regolarmente, di ciascuna lettera, i tratti sottili, vergando soltanto quelli pieni; col tempo (18°-19° sec.) divenne di così difficile lettura che la cancelleria usò inviare, con le bolle, la trascrizione in caratteri comuni ...
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semigotico
semigòtico agg. [comp. di semi- e gotico] (pl. m. -ci). – 1. In paleografia, scrittura s., in uso in Italia dalla metà del sec. 14° alla fine del sec. 15°; inventata da F. Petrarca (in polemica [...] con la gotica, divenuta troppo artificiosa e di faticosa lettura), presenta caratteristiche grafiche vicine alla gotica italiana, ma con elementi derivati dalla carolina; fu utilizzata sia in ambito librario ...
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apocalittico
apocalìttico agg. e s. m. [dal gr. ἀποκαλυπτικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che riguarda le apocalissi, o è da esse derivato: aspettative a.; letteratura a. (anche come s. f., l’apocalittica), [...] designazione generica di tutti gli scritti, redatti fra il 2° sec. a. C. e il 2° sec. d. C. in ambiente giudaico e cristiano, che si propongono di spiegare religiosamente i misteri dell’origine e del destino del mondo. b. Per estens., in relazione ...
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commonwealth
‹kòmënu̯eltħ› s. ingl. [comp. di common «comune» e wealth «ricchezza, proprietà; benessere»], usato in ital. al masch. – Equivalente ingl. del lat. respublica «repubblica» (propr. «cosa [...] of learning, che traduce il fr. république des lettres «repubblica delle lettere»); entrato nel linguaggio polit. inglese nel sec. 16° per indicare la comunità dei cittadini, la società civile, indipendentemente dal concetto di stato, venne più tardi ...
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seminario
seminàrio agg. e s. m. [dal lat. seminarium (der. di semen -mĭnis «seme») «semenzaio, vivaio»; il sign. 2 nasce nel sec. 16° con le disposizioni del Concilio di Trento; il sign. 3 b ricalca [...] dibattiti o svolgendo a loro volta esercitazioni. 4. Anticam., era così detta l’urna in cui venivano imbussolati a Genova nel sec. 16°, o già nel 15°, i nomi dei candidati in occasione del rinnovo semestrale per sorteggio di 5 membri dei Serenissimi ...
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yacht
‹i̯òt› s. ingl. [dall’oland. ant. jaghte o jaghtschip «nave (schip) da caccia (jaght)»] (pl. yachts ‹i̯òts›), usato in ital. al masch. – Nome che, nelle marinerie nordiche, indicava dapprima, nel [...] 17°, un piccolo e veloce veliero militare usato per esplorazioni e collegamenti, e successivamente, nel sec. 18°, un’imbarcazione, spesso sontuosamente allestita e decorata, adibita ad attività di svago spec. nelle acque interne e costiere. È passato ...
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intrada
‹intràdħa› s. f., spagn. (propr. «entrata»). – Termine usato nei sec. 16° e 17° per indicare un brano musicale di carattere maestoso o con andamento di marcia, che serviva da introduzione a opere, [...] balletti, oratorî o era destinato a precedere cortei, feste, balli mascherati, ecc. Nel sec. 18° il termine fu ancora usato talvolta per indicare una breve composizione in tempo di marcia lenta. ...
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basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente [...] . 11° per designare i monaci greci dell’Italia merid., estesa poi dal sec. 16°, in Occidente, a tutti i monaci di rito bizantino; oggi gli ordini basiliani sono cinque (di s. Giosafat, del Ss. Salvatore dei Melchiti, di Grottaferrata, ecc.). 2. s. m ...
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pagoda
pagòda s. f. (ant. pagòdo o pagòde s. m.) [dal port. pagode, che è da una voce pracrita, propriam. «divino»]. – 1. a. Tipo di edificio sacro del culto buddista, diffuso in Estremo Oriente (Cina, [...] a p., a estradosso rialzato come quello delle costruzioni sacre indiane. 2. In numismatica, nome di monete indiane d’oro coniate dal sec. 17° al 19°, così dette dal tipo dov’era raffigurata una pagoda o un tempio indiano; di valori varî, solitamente ...
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SEC Sigla di sistema europeo dei conti economici integrati, sistema di contabilità nazionale elaborato dall’ufficio statistico della Comunità europea e adottato dall’ISTAT nel 1974.