champenois
‹šãpënu̯à› agg. e s. m. (f. champenoise ‹šãpënu̯àa∫›), fr. – 1. Della Champagne, regione geografica e storica della Francia nord-orient., nota in tutto il mondo per i vini spumanti che da [...] immediatamente la bottiglia. A questo punto di lavorazione, lo champagne è detto brut; gli altri tipi (extra sec, sec, demi sec e dolce) si ottengono mediante aggiunta di quantità varie di sciroppo (operazione detta dosage). b. Al femm., champenoise ...
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organetto
organétto s. m. [dim. di organo]. – 1. Nome col quale vengono indicati varî strumenti musicali: a. Organo portatile usato dal sec. 10° al sec. 17°, chiamato anche ninfale (v.). b. Piccolo organo [...] e fa ruotare il cilindro. c. Tipo di fisarmonica di piccole dimensioni e di ridotta estensione, costruita a partire dalla metà del sec. 19° e oggi usata come strumento popolare in alcune zone dell’Italia centro-merid. e della Sardegna. 2. Nome comune ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] In partic.: l. di cambio (o l. cambiale), la prima forma rudimentale di cambiale propria, che appare verso la metà del sec. 12° (lat. mediev. littera cambii), come atto notarile da cui risulta la confessione di un debito; attualmente, è detta l. di ...
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germanico1
germànico1 agg. [dal lat. Germanǐcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Germani antichi: le genti g.; la religione g.; il diritto g., ecc. (v. germano1). 2. Della Germania moderna: confederazione g.; [...] che ne è una varietà arcaizzante), dallo svedese e dal danese; occidentale, rappresentato dal longobardo, estintosi verso il sec. 9°, dal gruppo dei dialetti inglesi (anglico, sassone continentale e sassone insulare), dal tedesco e dal frisone. 4 ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età [...] romana nel Ponto e di qui penetrato, tra il 4° e il 6° sec., in Grecia e nei Balcani, quindi in Italia, nella Gallia e nella Penisola nei manoscritti spagnoli dei sec. 8°-12° (e soppiantata definitivamente dalla gotica nel sec. 13°), così detta ...
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polabico
polàbico agg. (pl. m. -ci). – Relativo ai Polabi (pol. Połabi 〈pouàb’i〉, cèco Polabané 〈pòlabanee〉, ted. Polaben 〈polàabën〉, dallo slavo po Labě «presso l’Elba»), nome generico di varie tribù [...] d. C., le quali, dopo aver formato uno dei cinque gruppi in cui erano distinti gli slavi occidentali, scomparvero verso il sec. 12°, assorbite dalle popolazioni germaniche; lingua p. (o, come sost., il polabico), la lingua slava occidentale parlata e ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] spesso si sfruttava un pendio naturale del terreno); il t. moderno, la cui tipologia si ritiene abbia origine nel sec. 16° con il teatro Olimpico di Vicenza progettato dall’architetto A. Palladio (una sala decorata con elementi d’imitazione classica ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani [...] ), i giudici eletti non dal popolo, come per es. gli scabini, ma dal re o dall’imperatore; nella Corte pontificia, spec. nei sec. 6°-12°, ebbero lo stesso nome 7 giudici, che in realtà erano dignitarî facenti parte dell’alto clero, cui erano affidate ...
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gusla
(o guzla) s. f. [dal serbocr. gusla (più spesso al pl., gusle), antico slavo gusl, russo gusli (pl.)]. – 1. Strumento musicale tipico dei popoli slavi meridionali: ha cassa armonica curva e direttamente [...] è tesa una sola corda (di crine di cavallo), che si pone in vibrazione mediante un arco. 2. Strumento popolare russo, diffuso dal sec. 9°, che nelle forme più remote ha da 7 a 13 corde, tese su un telaio di solito trapezoidale, alcune delle quali ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, [...] non ebbe mai carattere di omogeneità, delineatosi, tra la fine del sec. 19° e gli inizî del 20°, in alcuni ambienti del , movimento letterario ibero-americano della fine del 19° sec. che propugnava il ripudio delle forme letterarie tradizionali e ...
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SEC Sigla di sistema europeo dei conti economici integrati, sistema di contabilità nazionale elaborato dall’ufficio statistico della Comunità europea e adottato dall’ISTAT nel 1974.