paragoneparagóne s. m. [der. diparagonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] sign. simile anche la locuz. fig. pietra di p.: prendere come pietra diparagone). Complemento di p., in grammatica, quello costituito dal secondoterminediparagone dopo un aggettivo o un avverbio di grado comparativo (per es.: «egli è più bravo ...
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terminetèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] lo più soltanto estremi, sostantivato) gli altri due. In grammatica, terminidiparagone (primo, secondo t. diparagone), i due enti o elementi tra i quali si istituisce il raffronto; terminidi una proposizione, il soggetto e il predicato. In logica ...
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comparazione
comparazióne s. f. [dal lat. comparatio -onis, der. di comparare: v. comparare]. – 1. Paragone, confronto: c. di due sistemi; senza c., senza confronto, senza pari: uomo di legnaggio nobile [...] aggettivi (pieno zeppo, stanco morto, bagnato fradicio, ecc.). Nella comparazione di maggioranza e di minoranza, il secondoterminediparagone è introdotto dalla prep. di, più raramente dalla cong. che, se segue un nome («il piombo è più pesante ...
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superiore
superióre agg. e s. m. [dal lat. superior -oris, compar. di supĕrus «che sta sopra»: v. supero1]. – 1. a. Che è più alto, che si trova più in alto, che sta sopra (in senso spaziale); ha usi [...] nemico s. per numero ma non per valore. 2. fig. a. Che supera, che va oltre, che oltrepassa (sempre indicando il secondoterminediparagone), in espressioni come: è un lavoro s. alle mie forze; il risultato è stato s. all’aspettativa; ha ricevuto un ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] a ciò per cui si ascende alla conoscenza di Dio. Terminediparagone è anche nel prov. fam. (ma largamente -do; nella scala maggiore gli intervalli tra le note sono sempre diseconda maggiore (cioè un tono), tranne che fra il terzo e quarto ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] forte come un toro; mangia come un lupo; si vogliono bene come fratelli; sei anche tu ottimista come me (se il secondoterminediparagone è un pron. personale, questo viene usato nella forma tonica o forte: come me, come te, come lui, come lei, come ...
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simile
sìmile agg. [dal lat. simĭlis, der. della radice *sem- «uno»; cfr. l’affine gr. ὁμός (v. omo-)]. – 1. a. Che rassomiglia a una o più altre persone o cose, spec. nell’aspetto e nella figura, o [...] l’ignoranza sono difetti gravi, similmente l’arroganza e la presunzione; o di «in modo simile», usato, per lo più nel linguaggio letter., per introdurre un secondoterminediparagone. Nella lingua ant. era anche in uso, spec. nel verso, la variante ...
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comparatio compendiaria
〈komparàzzio kompendi̯ària〉 locuz. lat. (propr. «comparazione abbreviata»), usata come s. f. – In stilistica (soprattutto con riferimento alle lingue latina e greca), tipo di [...] comparazione nel quale è sottinteso un elemento del secondoterminediparagone; per es.: «conosco meglio la storia del medioevo che dell’età moderna» (invece di «che la storia dell’età moderna»). ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] mascalzone; tu ne hai l’obbligo al p. di tutti gli altri; io ne ho diritto al p. di te. Meno com., in confronto: al p. di lui, tutti sono zero; anche al pari che, quando il secondoterminediparagone è un complemento indiretto: O d’avarizia al par ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento [...] chi arriva p. prende il premio; con uso assol., nel linguaggio fam., fare prima, arrivare più presto: se passi di qua, fai prima. Come secondoterminediparagone, nella locuz. di prima, può sostituire, per ellissi, una prop. comparativa: ne so meno ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, grado). Può presentarsi come una forma...
PRIMO E SECONDO TERMINE DI PARAGONE
Si chiamano primo e secondo termine di paragone gli elementi messi a confronto dall’aggettivo ➔qualificativo al grado comparativo.
Con il comparativo di maggioranza e di minoranza, il secondo termine di...