infallibile
infallìbile agg. [dal lat. tardo infallibĭlis, der. di fallĕre «fallire, ingannare», col pref. in-2]. – 1. a. Che non sbaglia e non può sbagliare; che non può ingannarsi né ingannare altri [...] non sbagliare; previsioni i., sicure, non fallaci; analogam.: pronostico i., segno i. di tempesta, e sim.; un rimedio i., di effetto mancare di avvenire, di verificarsi (con questo sign., è meno com. di immancabile): il nostro successo è i.; una ...
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simmetria
simmetrìa s. f. [dal gr. συμμετρία, comp. di σύν «con» e μέτρον «misura»]. – 1. Ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) [...] altro e tra loro non equivalenti; s. raggiata, o, meno comunem., radiale, quando si individua un asse principale e ), l’invarianza di una legge fisica per inversione del segno della coordinata temporale: le leggi della meccanica sono simmetriche ...
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fallo1
fallo1 s. m. [der. di fallare]. – 1. a. Errore: cadere in f.; senza f., senza tema di sbagliare, senza dubbio, e, più spesso, con certezza assoluta, infallibilmente: ci vedremo senza f. domattina. [...] senso proprio), soprattutto in speciali locuz., come fare f., venir meno: la memoria comincia a fargli f.; la sua mano, di gli ha fatto f.; andare in f., di cosa che non giunge al segno: la freccia è andata in f.; anche fig., andare a vuoto, mancar ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] (Leopardi); nell’uso moderno, anche in espressioni di tono più o meno iron.: è andato via senza salutare, ormai è diventato il suo s .; se ti ha restituito quei soldi è segno che ha cambiato stile. b. Signorilità di modi, discrezione ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] pepe, di discorso o scritto scipito, o di persona sciocca, insignificante; meno com., in unione con pepe, la frase rispondere col s. e ’uso antico di porre il sale davanti ai forestieri, in segno di rispetto, o per la necessità di non sprecare un ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] a. È assai com. l’uso della parola per indicare, in modo più o meno concr., la sede e l’attività del pensiero: le idee, i pensieri, i osservare con attenzione: mi ponete m. se io ho segno alcuno per tutta la persona di battitura (Boccaccio). Avere ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva approssimativamente la forma di una croce di sant’Andrea), mentre nella Firenze e in buona parte di Toscana si ha la spirantizzazione (più o meno analoga a quella del c duro e del p), cioè una pronuncia del ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: [...] di panno, che si porta al braccio o intorno al cappello in segno di lutto; n. elastico, tessuto con l’aggiunta di fili di nel quale è incorporato materiale magnetizzabile; n. perforato, lo stesso e meno com. che banda perforata (v. banda3, n. 1 e). ...
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medaglia
medàglia s. f. [lat. volg. *medialia (poi *medalia per dissimilazione), pl. neutro dell’agg. *medialis, der. di medius «mezzo», propr. «mezzo (denaro)»]. – 1. Nome generico dato in età medievale [...] nome, mentre sull’altra (rovescio o verso), considerata meno significativa, vi sono rappresentazioni allusive e simboliche (di qui analogam. per m. d’argento e m. di bronzo). c. Segno distintivo a forma di medaglia conferito a ditte, aziende, ecc. che ...
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grave
agg. [lat. gravis]. – 1. a. Che ha peso, che è soggetto alla forza di gravità: i corpi g. (anche s. m., spec. al plur.: le leggi della caduta dei g.); e cantando vanìo Come per acqua cupa cosa [...] aria g., afosa, che opprime il respiro. Anche in queste accezioni, è meno com. di pesante. 2. fig. a. Di qualsiasi cosa dura a nell’esecuzione di un passo musicale. 5. Accento grave: segno grafico (`) che nella scrittura corrente dell’italiano si pone ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di un corpo subiscono per la vicinanza di un...