tratto² s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre "trarre"]. - 1. [singolo movimento di matita, di penna, ecc., e, anche, l'effetto tracciato: cancellare con un t. di penna] ≈ frego, linea, riga, segno. [...] , un'età, ecc.: i t. più notevoli dell'Umanesimo] ≈ aspetto, carattere, caratteristica, componente, elemento, proprietà. 5. a. [parte più o meno lunga di un corpo che si estende in lunghezza: un t. di filo elettrico, di intestino; percorrere un t. di ...
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gettare (ant. e poet. gittare) [lat. iectare, lat. class. iactare, intens. di iacĕre "gettare"] (io gètto, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [effettuare con la mano il lancio di un oggetto: g. un sasso contro qualcuno; [...] □; fig., gettare il guanto (a qualcuno) [provocare qualcuno in segno di sfida: g. il guanto a un avversario] ≈ lanciare la ) → □; fig., gettare l'esca → □; fig., gettare via (o, meno com., alle ortiche) → □. b. [privarsi di qualcosa che non serve più ...
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Fabio Rossi
fare. Finestra di approfondimento
F. è tra i verbi più generici e frequenti della lingua italiana, con valore sia tr., sia intr. e pron., usato ora con sign. pieno, ora come sostituto di verbi [...] riguarda la realizzazione materiale di qualcosa, f. è meno specifico dei sinon. costruire e fabbricare, riferiti in di soffiargli una buona occasione»; fare spallucce «alzare le spalle in segno di disinteresse».
Spesso, infine, f. funge da sostituto ...
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ingannare [forse lat. tardo ingannare, di origine incerta]. - ■ v. tr. 1. [indurre qualcuno in errore: i. l'avversario con una finta] ≈ abbagliare, beffare, (fam.) darla a bere (a), illudere, trarre in [...] rispondere (a), soddisfare. b. [nei rapporti umani, venire meno alla fedeltà e alla reciproca lealtà: i. il marito, stesso, sbagliarsi, (fam.) toppare. ↔ (fam.) azzeccarci, colpire nel segno, fare centro, indovinare, (fam.) prenderci, vedere giusto. ...
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espressione /espre's:jone/ s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre "esprimere"]. - 1. [l'atto e il modo di esprimere, di comunicare qualcosa ad altri: e. di un sentimento; l'e. della volontà] [...] , il sentimento e sim.: non ha avuto nessuna e. d'affetto] ≈ (lett.) accento, atto, gesto, segno. 3. (ling.) [unità lessicale più o meno estesa di solito costituita di più parole: e. letteraria, volgare] ≈ costrutto, dizione, locuzione, modo di dire ...
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Fabio Rossi
prendere. Finestra di approfondimento
Modi di esercitare una presa - P. è uno dei verbi più com. e generici dell’ital., spesso usato, soprattutto nel linguaggio fam., in luogo di sinon. più [...] ha sempre a che fare col senso del possesso, ma in modo meno diretto. P. è talora un sinon. fam. di acquistare, comprare lo più come esortazione dando un regalo: prendi quest’anello come segno del mio amore. Se si parla di titoli di studio, attestati ...
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linea /'linea/ s. f. [dal lat. linea, der. di linum "fibra tessile"; propr. "filo di lino"]. - 1. a. (geom.) [ente che si estende nel senso della sola lunghezza, per es., la traiettoria di un punto in [...] , curva, obliqua]. b. (estens.) [segno con cui è rappresentata graficamente una linea: tracciare, tirare, segnare una l.] ≈ (ant.) lineamento, Ⓣ . [linea retta, o disposizione, in senso più o meno concreto, di oggetti o persone lungo una linea retta: ...
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uno [lat. ūnus] num. card. - ■ agg. 1. a. [che è pari a una unità: il paese dista un chilometro]. b. [che è pari alla prima unità di una serie: il numero u. della fila; l'articolo u. della Costituzione] [...] simultaneamente. ■ s. m., invar. 1. [il numero uno e il segno che lo rappresenta: l'u. è il primo dei numeri interi positivi; è : sarà distante un cinquanta chilometri] ≈ (fam.) a occhio e croce, (lett.) a un dipresso, circa, più o meno, pressappoco. ...
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andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] voluto] ≈ fallire, mancare, sbagliare. ↔ andare a segno, azzeccare, centrare, colpire; andare di bene in meglio usata spesso come saluto di chi si incontra, e che è leggermente meno confidenziale e più generica rispetto a come stai? Talora, anziché ...
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semiologia /semjolo'dʒia/ (meno com. semeiologia) s. f. [comp. del gr. sēmêion "segno" e -logia, calco del fr. sémiologie, coniato prob. da F. de Saussure (1857-1913)]. - 1. [scienza dei segni, linguistici [...] o di altro tipo] ≈ semiotica. 2. (med., non com.) [disciplina che ha per oggetto il rilievo e lo studio dei segni che orientano verso la diagnosi] ≈ [→ SEMEIOTICA]. ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di un corpo subiscono per la vicinanza di un...