enantiosemia
enantiosemìa s. f. [comp. di enantio- e -semia]. – In linguistica, la condizione semantica di un vocabolo che nel suo svolgimento storico ha assunto un sign. opposto a quello etimologico; [...] per es., l’agg. feriale che, derivato del lat. feriae «giorni di riposo», significa in origine «festivo» mentre oggi vuol dire «lavorativo»; così ministro, in origine «aiutante, servo» (in lat. minister ...
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antonimia
antonimìa s. f. [der. di antonimo, sul modello di sinonimia]. – 1. In linguistica, rapporto di opposizione semantica tra due parole o espressioni. 2. In retorica, artificio affine all’antitesi, [...] consistente nella contrapposizione di parole di senso contrario o in qualche modo opposte: per es.: «Pace non trovo e non ho da far guerra, E temo e spero, et ardo e son un ghiaccio» (Petrarca); oppure ...
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pontico2
pòntico2 agg. [dal lat. mediev. ponticus, propr. «del Ponto» (v. la voce prec.), con evoluzione semantica non ben chiara] (pl. m. -ci), ant. – Amarognolo, aspro, brusco, detto del sapore di [...] alcuni frutti, e anche del vino: Vedrem se le sue viti si lambruscano E se son li suoi frutti amari e pontici (Sannazzaro) ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica [...] e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema di una unità lessicale: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento di derivazione ...
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riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, [...] , al prezzo medio che la merce venduta avrà nei listini ufficiali (o secondo altri criterî concordati). b. In semantica, come corrispondente dell’ingl. reference, lo stabilirsi di un rapporto tra una parola o un’espressione (detta referendo ...
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etimologia
etimologìa s. f. [dal lat. etymologĭa, gr. ἐτυμολογία, comp. di ἔτυμον (v. etimo) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la storia delle parole, indagandone l’origine e l’evoluzione fonetica, [...] morfologica, semantica: i progressi dell’etimologia. 2. Lo stesso che etimo (nel sign. 2), cioè la forma di un vocabolo dalla quale si considera derivata quella presa in esame: l’e. di «empio» è il latino «impius»; proporre, assegnare l’e. di una ...
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semasiologia
semaṡiologìa s. f. [comp. del gr. σημασία «significato» e -logia]. – In linguistica, sinon. meno com. di semantica, tranne che nel sign. opposto e complementare a quello di onomasiologia, [...] come studio cioè dei varî significati assunti da uno stesso segno linguistico nel tempo e nello spazio ...
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semema
semèma s. m. [der. del gr. σῆμα -ατος «segno» (v. sema), sul modello di morfema, fonema, ecc.] (pl. -i). – In semantica, e in partic. in analisi componenziale, insieme di tratti semantici minimi [...] (o semi) che dà conto di uno dei significati di un lessema: per es., il sign. che volare ha nella frase «un uccello vola», corrisponde a «sostentamento o movimento di un soggetto animato in un mezzo specifico ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come sostituto di semasiologia.
Gli studi...
semantica
semantica parte della logica che si occupa di fissare le regole per la interpretazione delle formule di un linguaggio formale in modo da attribuire loro un significato. Per gli usuali sistemi formali si adotta universalmente la semantica...