reduplicazione
reduplicazióne s. f. [dal lat. tardo reduplicatio -onis]. – L’azione di reduplicare, il fatto di venire reduplicato. Letter. e raro in usi generici, è specifico nella terminologia di due [...] o gnomiche, che sottolineano anche il prolungarsi o il ripetersi dell’azione). La reduplicazione può anche svolgere funzione semantica quando il secondo elemento ha la funzione aggettivale di limitare e precisare il valore del primo (per es., caffè ...
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referendo
referèndo s. m. [dall’ingl. referend, adattam. del lat. referendum «che deve essere riferito a»]. – In semantica, il veicolo, lo strumento, di un atto di riferimento, cioè il lato fonologico [...] di un vocabolo, detto più comunem. significante ...
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nomo2
nòmo2 s. m. [dal gr. νόμος, prob. per estensione semantica da νόμος «consuetudine, regola, legge»]. – Nome che ebbe, nelle colonie della Magna Grecia, l’unità base del sistema monetario (v. anche [...] nomisma e nummo) ...
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referente2
referènte2 s. m. [dall’ingl. referent «ciò a cui ci si riferisce», adattam. del lat. refĕrens -entis, part. pres. di referre «riferire»]. – 1. In semantica, l’oggetto o l’ente concreto, il [...] valore extralinguistico, significato da un segno, elemento o messaggio linguistico. 2. Con uso più recente (e arbitrario quanto quello prec.), spec. nel linguaggio polit. e giornalistico, persona o cosa ...
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referenza
referènza s. f. [der. del lat. referre (v. riferire2), secondo il modello del fr. référence]. – 1. Informazione circa le qualità morali e le capacità professionali di una persona, o circa la [...] le parti si riferiscono e cui deve corrispondere la qualità della merce nella vendita su campione o su campione-tipo (v. campione, n. 4 a). 3. In semantica, relazione fra il segno, elemento o messaggio linguistico e l’oggetto al quale esso rinvia. ...
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referenziale
agg. [der. di referente2, sul modello dell’ingl. referential e del fr. référentiel]. – In semantica, del referente, che concerne il referente di un segno o messaggio linguistico: elemento, [...] componente, valore r. di un segno linguistico; funzione r. (conoscitiva o denotativa) del linguaggio, orientata verso il referente, verso il contesto extralinguistico ...
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sciara
s. f. [voce sicil. formata con sovrapposizione formale e semantica dell’arabo ša῾ra «terreno sterile e incolto, sodaglia» su un derivato del lat. flagrare «ardere» significante «lava incandescente», [...] poi «lava indurita» (cfr. l’ant. fiara «fiamma», tenendo presente che l’esito sicil. del lat. fl- è š-)]. – Termine locale, usato in Sicilia nella zona etnea per indicare gli accumuli di scorie vulcaniche ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, [...] ), alla morfologia (imago o immago per immagine, le peccata o le castella per i peccati, i castelli, ecc.), alla semantica (per es., attendere nel sign. di «guardare attentamente», esigere nel sign. di «riscuotere», viso nel sign. di «sguardo»), alla ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle [...] la relazione dei segni (linguistici o altri) con chi li usa (e quindi le motivazioni, le intenzioni, le credenze, le convenzioni culturali, ecc.); tale studio è connesso e complementare alla semantica e alla sintattica (v. le rispettive voci). ...
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sottolemma
sottolèmma s. m. [comp. di sotto- e lemma1] (pl. -i). – Termine convenzionalmente adottato in lessicografia per designare quegli elementi del lessico che, pur avendo una propria autonomia [...] semantica, non costituiscono vere e proprie unità lessicali perché derivate da queste mediante suffissazione di carattere essenzialmente morfologico: sono considerati tali, in linea generale (e con le dovute eccezioni) gli alterati di sostantivi e ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come sostituto di semasiologia.
Gli studi...
semantica
semantica parte della logica che si occupa di fissare le regole per la interpretazione delle formule di un linguaggio formale in modo da attribuire loro un significato. Per gli usuali sistemi formali si adotta universalmente la semantica...