idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] dartene l’idea. Riferendosi a cose straordinarie, fuori del comune, quasi inconcepibili: un dolore, una forza, un’impudenza da sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui si guarda come termine ...
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incontrare
v. tr. [der. del lat. tardo incontra: v. incontro1] (io incóntro, ecc.). – 1. a. Trovare per caso, o senza deliberato proposito, una o più persone davanti a sé o sulla propria strada (può [...] .: i nostri pensieri si sono incontrati; i nostri gusti s’incontrano, coincidono. c. Con altro senso fig., in matematica, avere uno o più punti in comune con altri enti: una corda incontra una circonferenza in due punti; rifl. recipr.: due rette ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] senza por tempo in mezzo, ecc. Tra gli usi che ha in comune con mettere, e in cui perciò i due verbi si potrebbero scambiare: a quel punto, fissarvi l’occhio per aggiustare il colpo (e in senso fig., p. la mira sopra o addosso a una persona o a una ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] postindustriale); s. di massa (v. massa, n. 3 c). 2. a. In senso più limitato, associazione, organizzazione di persone che si riuniscono per cooperare a un fine comune; si denominano per lo più con riferimento al loro carattere, allo scopo perseguito ...
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sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] sapore, il colore, ecc.), da cui è distinto il s. comune, ovvero ciò che può essere appreso da più sensi (per es., il moto, la figura, la grandezza) con l’intervento del senso (o sensorio) comune; nella filosofia kantiana, s. empirico, l’oggetto o il ...
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oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al [...] è poi guastato con l’età; e con allusione al luogo comune per cui la loquacità delle donne viene accostata allo stridente schiamazzare di un’o. e sim., essere poco intelligente. In senso fig., anche con sign. spreg., persona, soprattutto donna, di ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] , la dodicesima parte di quella dell’atomo di carbonio più comune, cioè l’isotopo 12; p. molecolare (relativo) di un . Con valore concr.: a. Genericam., cosa che abbia peso (in senso proprio, che cioè pesa, in quanto ha corpo, ossia è fatto di ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] luogo. b. Locuzioni partic., in cui spesso al senso di posto si accompagna o si sostituisce quello di farne le funzioni, le veci, essere al suo posto: gli tenne l. di padre; comune spec. nella locuz. in l. di, invece di, in qualità di, come: io ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] . Tasso), devono essere questi i suoi compiti, i suoi obblighi. Comune spec. in alcune frasi di uso fam.: non mi piace fare p. per p., e sim. Da una p., da un lato, in un certo senso, per certi riguardi: da una p. è vero; da una p. hai ragione anche ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, [...] e che mostrino un sentimento di comunanza e di solidarietà e condividano una comune concezione della società: concetto che . Anche negli ospedali: la c. dei paganti. 10. a. Dal senso generico di categoria hanno origine le locuz.: di classe, di gran c ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...