piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] chiesa, sia in modo generico (p. del Duomo, p. del Comune o del Municipio, p. del Tribunale, p. della Borsa, sulla p., ciò che di meglio è possibile trovare (spesso con senso restrittivo, volendo significare che il livello o la qualità, non soltanto ...
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orientamento
orientaménto s. m. [der. di orientare]. – 1. a. L’azione, il fatto e il modo di orientare: o. di una carta geografica, di una carta topografica; stabilire l’o. di un edificio; o. di una [...] relativa ai punti cardinali o ad altri punti di riferimento (ma in questo senso è più com. orientazione): l’o. delle mura è da nord-ovest a in Italia negli anni Cinquanta: nella forma più comune consiste in una corsa campestre ad andatura libera ...
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chirografo
chirògrafo s. m. [dal lat. chirogrăphum, gr. χειρόγραϕον: v. chiro- e -grafo]. – In senso generico, ogni documento scritto e firmato di propria mano, scrittura autografa; in senso tecnico, [...] reciprocamente per dare validità all’atto. Nel commercio marittimo, ch. d’avaria, scrittura legale con la quale, in caso d’avaria comune, i proprietarî delle cose danneggiate (nave e carico) si accordano per deferirne la liquidazione a persone di ...
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suita
suità s. f. [dal lat. mediev. suitas, der. di suus «suo»]. – 1. Come termine giuridico, riferito al diritto romano, la qualità o condizione di essere suus heres, il diritto cioè che ha il cittadino [...] perché non avevano suità (Vico); concetto esteso anche al diritto comune: quei successori, li quali nella robba del morto abbiano la il fatto di essere sé stesso, in senso ontologico, o anche in senso psicologico, ossia il sentimento di sé, della ...
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dominio
domìnio s. m. [dal lat. dominium, der. di domĭnus «signore, padrone»]. – 1. a. Genericam., il fatto di dominare: ambizione, sete di dominio; o d’essere dominato: insofferente di dominio; fig., [...] territorio d’uno stato, esclusa da questo la città capitale o dominante. In senso fig.: a. Settore d’attività o d’interesse (con riferimento a cose astratte); traslato che è comune ai sinon. regno, campo, àmbito, sfera e sim.: nel d. dell’arte, delle ...
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donare
v. tr. e intr. [lat. dōnare, der. di donum «dono»] (io dóno, ecc.). – 1. tr. a. Dare ad altri liberamente e senza compenso cosa utile o gradita: d. un anello alla fidanzata; gli ho donato un libro [...] dona Battesmo a me ch’ogni mia colpa lave (T. Tasso); e così: d. aiuto, d. affanno, d. morte, donar fede (dar la parola), ecc. È comune ancora oggi in espressioni quali d. il sangue (in senso proprio e fig.), d. la vita per un’idea, e sim.; e solo in ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] di p. (o anche sono p., non com. sono in p.) dello stato; i boschi di p. del comune. Per estens., in passato, una carrozza di p., privata, padronale. 4. In senso concr., ogni bene su cui si estenda il diritto di proprietà, rispetto a colui che ne è ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] cosa cessa di essere (sinon., in molti casi, di fine2). In senso spaziale: al t. della strada, del cammino; il t. di una concetti che costituiscono il sillogismo (v.): t. medio è quello comune a entrambe le premesse, t. estremi (per lo più soltanto ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] con varî servizî (agenzie, corrispondenti, inviati speciali, ecc.) in comune allo scopo di limitare i costi, e per lo più appartenenti dell’incudine e del martello dell’orecchio medio. In senso più astratto: c. metaboliche, le sequenze di reazioni ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] sé stesso, mostrarsi inferiore alle proprie capacità, fare cosa non degna della propria reputazione, e sim. Comune l’uso assol. venire m., svenire, perdere i sensi: a quella notizia, venne m.; venire m. per fame, per la stanchezza; Mentre che l’uno ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...