pesce
pésce s. m. [lat. pĭscis]. – 1. a. Nome dei vertebrati acquatici inferiori con scheletro interno cartilagineo o osseo (v. pesci1); nel linguaggio com. si comprendono erroneamente sotto questo nome [...] (politica, ecc.). d. In alcune locuz., come termine di paragone o in senso fig.: nuotare come un p., in modo perfetto; esser sano come un p su un fondo verdastro; p. palla, nome comune di pesci appartenenti alla famiglia tetraodontidi, che vivono ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] di natura morale, di opportunità e sim.); il ferito ha ripreso i sensi, ma non è ancora in grado di parlare. b. Con sign. con gli spiriti, con i morti, e sim., essere con loro in comunicazione, per virtù medianiche, ecc. b. Con la prep. a, rivolgere ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] oltre a indicare il salgemma, è talora usata, al plurale, in senso ampio, riferita, per es., a ciò che residua dall’incenerimento di solubile esercita l’aggiunta di un altro sale senza ioni comuni col primo; tale aggiunta, da una parte provoca una ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] partirsi (che sono ant. o letter.) discende l’uso intr., oggi comune, del verbo. 3. intr. (aus. essere) a. Allontanarsi, per , per affari, per un viaggio di piacere, per le vacanze. In senso fig., per lo più scherz., la locuz. è partito!, riferita a ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto [...] il coraggio che spinge ad atti di valore in difesa dei diritti comuni o per il bene dei proprî concittadini (ma in frasi come: cittadini; analogam., ingegnere c., Genio c. (con altro senso, nelle espressioni abitazioni c., case di c. abitazione, ...
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retto2
rètto2 agg. [dal lat. rectus, propr. part. pass. di regĕre «dirigere, guidar diritto»]. – 1. Che è diritto, che ha o segue un andamento costante, senza curve o cambiamenti di direzione. Raro in [...] , v. ascensione. c. In anatomia, denominazione comune a più muscoli di forma allungata e nastriforme, appartenenti , moto r., movimento di voci o parti che procedono nello stesso senso ascendente o discendente; è analogo al moto parallelo (v. moto2, ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] stampata l’iscrizione, e che hanno perciò più pregio. In senso fig., la locuz. è usata (anche nella forma latina, le mie parole sono rimaste l. morta per lui. 4. a. Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] distinzioni e tipologie di peccato, entrate anche nel linguaggio comune: p. attuale, l’atto in sé di una a quella in cui l’ha composta, rifiuta o giudica con sufficienza. b. In senso fig., pecca, difetto, menda: p. di lingua, di stile; anche, errore, ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] , ripetere a m., suonare a m., disegnare, dipingere, eseguire un ritratto a m., ecc., basandosi cioè soltanto sulla memoria. 2. a. Con senso meno astratto, il fatto di ricordare, l’atto e il modo con cui la mente ritiene o rievoca non in generale, ma ...
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rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia [...] Per analogia, in agraria, r. del cece, del pisello, ecc., denominazione comune della malattia fungina detta anche antracnosi. 2. fig. a. Irritazione violenta prodotta dal senso della propria impotenza o da un’improvvisa delusione o contrarietà, e che ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...