molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: [...] consonante palatalizzata, in opposizione a dura nel sign. di non palatalizzata (v. duro, n. 3 c); non com., s, z molli nel senso di s, z dolci, cioè sonore, in contrapp. a dure nel sign. di sorde. 5. In fisica, di radiazione elettromagnetica (per es ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] impero cede definitivamente il passo alle singole lingue romanze. c. In senso fig., nell’uso ant. e sempre come s. m., dire limitativo (e di solito anteposto al sost.), ordinario, comune, che non si distingue per nessun pregio o qualità particolare ...
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pellegrino
s. m. (f. -a) e agg. [lat. peregrīnus «straniero», riferito nel lat. tardo a chi veniva a Roma per scopo religioso; v. anche peregrino]. – 1. s. m. a. In senso stretto, chi si reca in pellegrinaggio [...] una processione di pellegrini; strade dei p., strade di comunicazione con i luoghi santi; alloggi, e in passato ospizio, san Giacomo è il santo p. per eccellenza. b. In senso lato, vicino all’originario sign. del lat. peregrinus, viandante, persona ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] .); contro la forza la ragion non vale, prov. molto comune. In partic., far v. le proprie ragioni, i proprî ridotta, che potrà valere sì e no qualche centinaio di euro; com. in senso proprio e fig. (e quindi con riferimento a prezzo o a pregio o ...
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fila
s. f. [da filo1]. – 1. Disposizione di persone o cose poste una di seguito all’altra su una medesima linea; e le persone o le cose stesse così disposte. a. Di persone: una f. di soldati (posti uno [...] . indiana, tenendosi rigorosamente uno dietro l’altro; serrare, stringere le f. (anche in senso fig., unirsi e stare compatti per affrontare una prova o per una difesa comune); fare la f., aspettando uno dietro l’altro il proprio turno, davanti a uno ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] è compagnevole animale (Dante); i diritti dell’u., in una comunità politica; l’u. economico, traduz. dell’espressione lat. moderna cui parola si può contare; un u. d’onore, che ha il senso del proprio onore, onorato e rispettabile (ma u. d’onore, o ...
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pronunciare
(o pronunziare) v. tr. e intr. [dal lat. pronuntiare «proclamare, annunciare pubblicamente; sentenziare; recitare, declamare», comp. di pro-1 e nuntiare «annunciare»] (io pronùncio, o pronùnzio, [...] più ampio, dire, proferire: pronunciò poche parole di scusa; non ha pronunciato parola in tutta la sera. Comune soprattutto col senso di dire pubblicamente o con una certa solennità: p. un discorso, un’orazione, un elogio funebre; p. il giuramento ...
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miseria
miṡèria s. f. [dal lat. miseria, der. di miser «misero»]. – 1. a. Stato di estrema povertà, mancanza di ciò che è fondamentalmente necessario per vivere, cui conseguono avvilimento spirituale, [...] analogo l’esclam. fam., la miseria!, per esprimere enfaticamente stupore (con senso affine a caspita!, perbacco! e sim.). 5. Erba m. (o assol. miseria), nome comune a tutte le specie che costituiscono la famiglia commelinacee, appartenenti ai generi ...
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terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, [...] sentirsi tremare, sentirsi mancare il t. sotto i piedi, in senso proprio e fig.: par che sotto mi manchi il terreno Se mi batteriologia, t. di coltura, miscela di sostanze nutritizie (più comune è il brodo, sia liquido sia mescolato con una gelatina ...
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inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: [...] Per l’uso estens. della locuz. in ragione i. nella lingua comune (in contrapp. a in ragione diretta), v. ragione, n. ), alla rovescia: tutto va all’i. di come dovrebbe andare; in senso opposto: rifare la strada all’inverso; andare da 1 a 100, o ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...