taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] e III (quest’ultimo suddiviso in carne scelta e carne comune). Con altro sign., pezzo di carne cruda tagliata in una t. robusto; o anche alle qualità morali e al carattere. In senso fig., impostazione, carattere di una pubblicazione o di un’opera, di ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore [...] da persone non istruite, che hanno appreso la lingua attraverso la comunicazione orale. e. Con riferimento al comune medievale, i popolari (sostantivato), gli appartenenti al popolo, nel senso specifico che ebbe allora questa parola (v. popolo1, n. 3 ...
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convenzionale1
convenzionale1 agg. [dal lat. tardo conventionalis]. – 1. Stabilito per convenzione, che è conforme a una convenzione, a un accordo, o ne dipende: segni c.; anzianità c. di servizio, attribuita [...] , frasi, giudizî convenzionali; davanti alla chiesa ... un c. senso religioso si mescolava a un c. senso mondano e determinava tra la piccola folla lì radunata ogni domenica uno spirito comune (Raffaele La Capria). b. Di cosa fatta per puro rispetto ...
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raccattare
v. tr. [comp. di r- e accattare]. – Prendere su da terra un oggetto caduto o gettato: per favore, raccattami la penna; si chinò per r. la moneta; raccatta tutte quelle cartacce; meno com., [...] una persona caduta: lo raccattarono in mezzo alla strada già moribondo. È in genere sinon. di raccogliere, comune spec. in Toscana anche con senso generico, soprattutto quando si faccia raccolta di più cose da mettere insieme: r. le castagne, le noci ...
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topo1
tòpo1 s. m. [in origine, variante dial. di talpa (v. topa)]. – 1. a. Nome comune dei roditori della famiglia muridi e di altre famiglie affini (gliridi, cricetidi); in senso più ristretto il nome [...] specie commensali Mus musculus e Mus domesticus, di piccole dimensioni, comuni nelle case; altre specie, più o meno note, sono: il t. selvatico a collo giallo (Apodemus flavicollis), specie comuni nelle campagne, nelle macchie e nei boschi europei; ...
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propriamente
propriaménte (pop. propiaménte) avv. [der. di proprio]. – Realmente, veramente, a dire le cose come sono: i fatti si sono svolti p. così; lui p. non ne ha alcuna colpa; esattamente, precisamente: [...] dissoluto» significa p. «sciolto»; una parola usata propriamente, non figuratamente. Comune la locuz. propriamente detto, che viene aggiunta a un vocabolo di solito adoperato in senso estensivo, quando ci si voglia richiamare al suo valore originario ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] scherz., chiudi le f., a un bambino, per dirgli di dormire. Comune la frase: gli occhi sono la f. dell’anima (qui al sing e nel linguaggio poet., con riferimento agli occhi ma con il senso più generico di apertura: O belle et alte e lucide fenestre ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] momento in cui si deve fare una sc., o la propria scelta. In senso generico: fare una sc. convinta, una sc. responsabile, una sc. individuale, vuoto e a due a due privi di elementi in comune), è possibile ottenere un insieme scegliendo uno e un solo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] con principî ritenuti di valore universale o contro di essi; senso m., la capacità di distinguere ciò che è bene da una cultura: m. collettiva, individuale; secondo la m. corrente, o comune; la m. civile, politica, sociale; nelle grandi città e nelle ...
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metodologia
metodologìa s. f. [comp. di metodo e -logia]. – 1. a. In senso generico, lo studio del metodo su cui dev’essere fondata una determinata scienza o disciplina; con senso più concr., il complesso [...] a fissare un confine tra la scienza propr. detta, il comune sapere opinabile e le pseudoscienze (quali l’astrologia, la parapsicologia, significanza, oppure al principio di falsificabilità: in tal senso, si parla anche di m. normative quando vengono ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...