improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] , quando a quest’ultimo aggettivo si dia il significato di «in senso stretto»). b. Punto i., di una retta, il suo «punto o, se si vuole, la giacitura del piano, cioè l’elemento comune al piano e a tutti i piani ad esso paralleli, ovvero l’astratto ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] a identificare un’associazione, una comunità, o a simboleggiare un’idea, un partito, ecc.: l’i. del comune; l’i. di una corporazione servire di guida e di riconoscimento dei reparti. c. Con senso più ampio, la bandiera o il vessillo che, spec. nel ...
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ferma2
férma2 s. f. [dal fr. ferme, der. di fermer «rendere fermo, fissare»]. – Nel linguaggio storico-finanziario, in senso stretto, l’appalto generale delle imposte indirette quale fu attuato in Francia [...] di stato J.-B. Colbert (1619-1683); in senso più ampio, qualsiasi tipo di appalto o affitto della riscossione di singole imposte a capitalisti nazionali o stranieri; istituzione antichissima (comune a gran parte dei popoli progrediti e non scomparsa ...
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guarentigia
guarentìgia (ant. guarantìgia o quarantìgia) s. f. [der. di guarentire] (pl. -gie o -ge). – Garanzia, sicurezza data o confermata con documento o pegno; in senso generico è ormai ant. o raro: [...] , offrire, presentare le dovute g.; prestare una sicura, una solida g. (e così in senso fig.: oggetto che dà sufficienti g. di solidità). Più comune con riferimento a materia politica o giuridica: g. costituzionali, quelle poste dalla costituzione di ...
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visibile
viṡìbile agg. [dal lat. tardo visibĭlis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Che può essere visto: di lassù il promontorio è v. anche a occhio nudo, cioè senza l’ausilio di [...] nm (estremo violetto) e 800 nm (estremo rosso) in tal senso si parla di campo delle radiazioni v. o anche, più semplicem., consigliata la visione, perché non offensivo della morale o della sensibilità comune: un film non v. ai minori. 3. Come sost., ...
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lacerto
lacèrto s. m. [dal lat. lacertus «lucertola», «muscolo», e anche nome di un pesce]. – 1. ant. Lucertola: ogni augel s’asconde in valle, E sotto sasso o prun fugge il l. (L. Alamanni). 2. letter. [...] stracciando, ne portò un l. (Dante). 3. In senso fig., brano, frammento, sia in senso generico sia con riferimento a oggetti determinati: i l. di a Firenze lucertolo. 5. Altro nome del pesce scombro comune e, in alcuni luoghi, anche del lanzardo. 6. ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza [...] che ci sia un letto per riposare; prendi un giornale q.; ci si può arrivare con un mezzo qualunque. In senso più oggettivo, l’uomo q., l’uomo comune, l’uomo medio (cfr., con sign. simile, l’uomo della strada): l’era realistico-democratica ha eluso il ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] tra le risa, tra i fischi di tutto il teatro. c. Con senso più ampio e comprensivo, l’attività, l’ambiente, il complesso delle persone a offrire una visione generale di una materia, comune soprattutto nella forma lat. theatrum (Theatrum mundi, ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso [...] percezione degli stati e dei moti interiori della coscienza; e. comune, quella spontanea, senza regole, mossa dagli impulsi; e. che scrive è per lui una nuova esperienza. Anche in senso più concr. e oggettivo, con riferimento a fatti precisi che ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] il cappello (anche fig., v. cappello); l. la maschera, in senso proprio e fig. (v. maschera e cfr. smascherare); levarsi la barba . del Sole, della Luna; riferito al Sole, anche nell’uso comune: al levar del sole eravamo già in cammino. Con usi più ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...