ricogliere
ricògliere v. tr. [comp. di ri- e cogliere; cfr. lat. recolligĕre, comp. di re- e colligĕre «cogliere»] (coniug. come cogliere). – 1. non com. Cogliere di nuovo: r. qualcuno in fallo. 2. Forma [...] assai comune anticam., oggi letter. e rara, per raccogliere, nei varî sign. di questo verbo e anche in alcuni proprî: a. Boccaccio), qui col senso di ripescare. b. Accogliere, ricevere: Benignamente fu’ da lui ricolto (Dante). In senso fig., udire, ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», [...] di sé, della propria vita (a un ideale, alla causa comune, alla libertà nazionale); Con tutto ’l core e con quella favella , offerto in olocausto: la vittima olocausta (Firenzuola); in senso fig., la città olocausta, la città di Fiume, così ...
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molla
mòlla s. f. [der. di mollare1]. – 1. a. Organo meccanico suscettibile, per la sua particolare conformazione, di subire sotto forze relativamente modeste notevoli deformazioni elastiche e quindi [...] utilizzate, sia in oggetti d’uso comune sia come elemento essenziale in numerose macchine re ne abbia combinata una da pigliarsi con le m. (Palazzeschi); con altro senso, di cosa che dev’essere affrontata con delicatezza, con tatto: un argomento, ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] fu usato anche il masch. il tromba (il t. del Comune, il t. delle vendite all’asta), e tromba fu detta l fede una tromba, La qual per tutto risuona e rimbomba (Pulci); sia in senso pegg., di persona ciarliera o pettegola: è la t. del vicinato; «... ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] a vivande portate in tavola (ant., s. mensa, con lo stesso senso, o per indicare il pranzo dei domestici, che seguiva quello dei B. Alberti). Di qui la locuz. avv. a seconda, oggi molto più comune che l’agg., in questo sign. (v. seconda1). 5. s. m ...
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intensita
intensità s. f. [der. di intenso]. – 1. In senso assoluto, il fatto d’essere intenso: i. del pensiero, dello sguardo; l’i. del bruciore era insopportabile; nell’i. della contemplazione, aveva [...] i.; attendere con i. a un lavoro. 2. Più spesso in senso relativo, il grado di forza o la violenza con cui si produce o un vettore, il modulo di esso; i. di una coppia di vettori, il modulo comune ai due vettori (v. coppia, n. 2 e); i. del campo (o ...
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polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella [...] ’altro polo Vedea la notte (Dante); meno com., cielo in senso più astratto: Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non forze politiche dello stesso orientamento o che abbiano in comune alcuni principî fondamentali: il p. laico e progressista ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] in cui le due rette sono tagliate dalla loro unica perpendicolare comune. c. In geometria, d. zenitale (o colatitudine), uno a debita d., a rispettosa d. (locuz. usate anche nel senso proprio); mantenere, rispettare, abolire le d.; tenere qualcuno a d ...
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banalizzare
banaliżżare v. tr. [der. di banale; l’accezione tecnica è dal fr. banaliser, banalisé]. – 1. Privare di originalità, rendere banale, dozzinale, comune; intr. pron. banalizzarsi, divenire [...] banale, comune: espressioni poetiche, o frasi d’autore, che a poco a poco si diffondono nell’uso e si banalizzano. 2. e per determinate esigenze di traffico ambedue i binarî in uno stesso senso. ◆ Part. pass. banaliżżato, anche come agg. e con sign ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] .), e in svariate frasi e locuzioni dell’uso com. e fam., con senso estens. e per lo più iperb.; così, di ragazzo molto vivace e . 6. In zoologia: a. D. di mare, nome comune di due pesci cartilaginei dell’ordine batoidei, Mobula mobular (v. ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...