schifoso
schifóso agg. e s. m. (f. -a) [der. di schifo1]. – Che provoca schifo, disgusto, in senso proprio e fig.: un insetto s.; un odore s.; un individuo, un ambiente s.; una scena s.; con uso iperb., [...] , ha una fortuna s.; è di un’avarizia schifosa. Detto di persona, che si comporta in modo contrario al comunesenso del pudore, della decenza: un vecchio s.; un esibizionista schifoso. Anche sostantivato, persona schifosa: è uno s., una schifosa ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] e come termine di molte scienze e tecniche. 1. Nell’uso comune: a. L’atto o il comportamento con cui si reagisce, si risponde a un’offesa , dette catalizzatori. 3. a. In fisica, in senso generico, ogni forza che si consideri come risposta a un ...
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direzione
direzióne s. f. [dal lat. directio -onis, der. di dirigĕre «dirigere», part. pass. directus]. – 1. a. L’attività, il compito di dirigere, di soprintendere, di guidare: assumere la d. politica [...] una persona o si muove una cosa (sinon. in genere di senso o verso): andare, muoversi in una d.; mantenere sempre la retta, il suo punto improprio, o punto all’infinito, elemento comune alla retta e a tutte le rette ad essa parallele; praticamente, ...
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zucca
s. f. [lat. tardo cucutia: v. cocuzza]. – 1. a. Nome di varie specie di piante appartenenti al genere cucurbita, tra cui Cucurbita pepo, C. maxima, C. moschata, tutte erbacee, annue, a fusto rampicante [...] con la z. pelata; talora in tono di elogio: c’è del buon senso in quella z.; con questa z. farai strada; com. le espressioni non farina o da vino, z. dei pescatori, ecc.), è nome comune di un’altra specie di cucurbitacee del genere lagenaria (v.) e ...
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ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] della messa, la successione delle preghiere e delle letture comuni a tutte le messe, nonché il testo delle parti invariabili per l’o. (Leopardi). 3. Riferito a persona: a. In senso generico: socio o. (di un’accademia o sim.), distinto dai soci ...
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serpente
serpènte s. m. [lat. serpens -entis, propr. part. pres. di serpĕre «strisciare»]. – 1. a. Nome comune di tutte le specie di rettili squamati appartenenti al sottordine ofidî, tutti caratterizzati [...] veleno estremamente attivo. b. Per la locuz. fossa dei s., in senso proprio e fig., v. fossa1, n. 1 b. c. cui è stato indicato il tentativo, posto in essere dai paesi della Comunità economica europea (CEE) con l’accordo di Bruxelles del 1972, di ...
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e
〈é〉 cong. [lat. ĕt]. – 1. La più comune fra le congiunzioni; ha funzione semplicem. aggiuntiva, serve cioè a unire due parti del discorso che nella proposizione compiono il medesimo ufficio (io e tu; [...] lo chiami lavorare?; E sta’ zitto!; E che la cosa non si ripeta più! 3. In matematica la cong. e, conformemente al suo comune valore aggiuntivo, si usa nel senso di «più»: per es. 5 + 2 = 7 si legge brevemente 5 e 2, 7. ◆ Per e commerciale, v. et. ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato [...] superiore. La voce, usata in senso proprio nella terminologia geologica, è impiegata spesso in senso fig. per indicare fatti e ai suoi attributi. c. Per l’uso del termine in biologia, v. substrato, che in questa disciplina è la forma più comune. ...
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faida
fàida s. f. [dal lat. mediev. faida, che è dall’ant. alto ted. fēhida (mod. Fehde), der. di fēh «nemico»]. – Nell’antico diritto germanico, lo stato di inimicizia e di guerra privata che coinvolgeva [...] dei parenti dell’offeso, fosse pienamente vendicato (talvolta anche attraverso un’indennità fissata di comune accordo). Il termine è anche usato in senso estens., con riferimento a situazioni simili di lotta e di vendetta tra famiglie nell’epoca ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] ., di un condotto, di un fiume e sim., o, con altro senso, di uno strumento di misurazione; temperatura m., la più alta raggiunta in fattori primi i numeri dati e prendendo i soli fattori comuni, con il minore esponente; in geometria, in astronomia e ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...