bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] ragioni. Contrapposto ad altri agg. sostantivati, si usa, con lo stesso senso, il buono: il vero, il bello, il buono; in ognuno di Amore, affetto: per il b. che io ti porto. Molto comune la locuz. voler b., amare, nutrire affetto (propr., desiderare ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, [...] o malerba, qualsiasi erba inutile o nociva al seminato (anche in senso fig.: v. malerba); un filo d’e., lo stelo, spec del genere naiade, con fusto e foglie muniti di aculei, comune nelle risaie; e. lanaria, la saponaria (Gypsophila arrostii); e ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] tra loro, due numeri naturali che non hanno alcun divisore comune eccettuato il numero 1; n. perfetti, quei numeri naturali che in sogno, suggeriscono i numeri da giocare al lotto (in senso fig., di chi parla come gli indovini in maniera sibillina ...
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offendere
offèndere v. tr. [lat. offĕndĕre, propr. «urtare contro», comp. di ob- e -fendĕre «urtare, colpire» (cfr. difendere)] (pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). [...] . attenuato, essere in contrasto, in contraddizione: è una moda che offende il buon gusto; le sue affermazioni offendono il sensocomune; anticam. anche intr. col compl. di termine: puote l’uomo disdicere non offendendo a la veritade (Dante). e. ant ...
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scozzese
scozzése agg. e s. m. e f. – 1. Della Scòzia (ingl. Scotland), regione settentrionale della Gran Bretagna: il popolo s.; la lingua s. (o lo scozzese, s. m.), la lingua parlata in Scozia, appartenente [...] scuola filosofica fondata in Scozia da Th. Reid nella seconda metà del sec. 18°, detta anche scuola del sensocomune (v. sensocomune, n. 2) con riferimento alla tesi fondamentale da essa sostenuta nel tentativo di riaffermare, a fronte della critica ...
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collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato di tale opera: [...] lavoro per il raggiungimento di un fine produttivo comune. Non collaborazione: forma di ostruzionismo, consistente nel diritto del lavoro, il termine è usato anche in senso stretto, per indicare la diretta partecipazione all’organizzazione dell’ ...
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collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno [...] , lettera, deliberazione c.; pensiero c. della nazione (Carducci). In senso più ampio, con riferimento a estese società d’individui: vita c., la vita di una comunità, con riguardo soprattutto all’organizzazione dei servizî a carattere assistenziale ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] p. di fondo, di destra, di sinistra, la p. comune (o assol. la comune), in una scena teatrale; la soglia, gli stipiti, l’architrave chiudere, murare una p.; oppure il solo infisso (in questo senso si adopera spesso il plur., le p., quando le imposte ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] p. degna di fede sentii (Boccaccio). Al plur., in senso collettivo, ha spesso usi affini a gente: al raduno sono (nomi proprî di p.) o a una categoria di persone (nomi comuni di p.); v. anche nome. 7. Nella dottrina psicologica analitica di ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] si quis habet ecc. in Marco 4, 23 e 7, 16). Con altro senso il prov. chi ha orecchie intenda, chi ha denaro spenda, per dire che : v. orecchia, che in questa accezione è forma più comune. b. Prominenza o rilievo laterale, di forma tondeggiante, di ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...