sigillo
s. m. [dal lat. sigillum, dim. di signum «segno»]. – 1. a. Impronta ottenuta su un supporto malleabile mediante l’apposizione di una matrice recante i segni distintivi di un’autorità, di una [...] , termine, conclusione di qualche cosa: in questo senso, trattamento di sigillo, nelle costruzioni stradali, trattamento della specie Polygonatum odoratum (sinon. P. officinale), comune nei boschi alpini, così chiamata perché presenta, sulla ...
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appuntamento2
appuntaménto2 s. m. [calco del fr. appointement, propr. «regolazione di un affare» (da cui si sviluppano in ital. i sign. 1 e 2), «stipendio, retribuzione fissa» (da cui il sign. 3)]. – [...] con loro ancora a. alcuno (Machiavelli). 2. Incontro stabilito di comune accordo fra due o più persone in un giorno, ora e e agganciamento programmati di veicoli spaziali in orbita. In senso fig., mancare all’a., deludere le aspettative, soprattutto ...
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tremare
v. intr. [lat. trĕmĕre, con mutamento di coniug.] (io trèmo, ant. trièmo, ecc.; aus. avere). – 1. Del corpo dell’uomo e di animali, o di una parte di esso, essere scosso da rapidi movimenti oscillatorî [...] al pericolo; non lo fa t. nessun ostacolo. Con senso particolare: assumere una carica, una responsabilità, prendere una , come suole Per picciol ventolin palustre canna (Poliziano). Comune spec. con riferimento a edifici, strutture murarie, elementi ...
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diritto1
diritto1 agg. e s. m. [lat. directus, part. pass. di dirigĕre «dirigere»]. – Si alterna, nella maggior parte dei suoi sign., con la forma più pop. dritto, che ha inoltre alcuni usi proprî (v. [...] o anche talora il lato giusto, sempre in contrapposizione a rovescio, e in senso proprio e fig.: ogni d. ha il suo rovescio, in ogni cosa , v. dritto1, n. 1 b, che è forma più comune. b. Nel tennis, tiro effettuato colpendo decisamente la palla dopo ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative [...] teorizzazioni), che nella interpretazione più generale e comune indica il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici, ecc.): non sapere il s. di una parola; vorrei conoscere il preciso s. di questo ...
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sereno
seréno agg. e s. m. [dal lat. serenus, propr. «asciutto, secco», quindi «sgombro di nuvole, limpido», detto del cielo]. – 1. agg. Senza nuvole; limpido, terso, riferito propriam. al cielo e, per [...] lucidi s. sono le stelle ornamento del cielo (Boccaccio); e in senso tra proprio e fig.: col pensiero Quasi a’ sereni dell’Olimpo di colore grigio azzurrognolo (di qui il nome), molto comune nell’Appennino centrale e largamente usata come pietra da ...
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statura
s. f. [dal lat. statura, der. di stare «stare, star ritto»]. – 1. L’altezza del corpo umano nella posizione eretta, considerata dalla pianta dei piedi fino alla sommità della testa: s. alta o [...] (o di mezza s., di s. mezzana), di s. normale, ordinaria, comune; un ragazzo di s. gigantesca, eccezionale; essere di alta s. o esser alto la s. di un cavallo, di un cane. 2. In senso fig., grado di elevatezza morale, altezza d’ingegno: uomo di alta ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta [...] , al di fuori dell’organismo vivente: colture in vitro; fecondazione in vitro, v. fecondazione. È comune anche in senso estens. e fig., per indicare ragionamenti, ideazioni, procedimenti astratti, artificiali: osservazioni, esperienze in vitro. ...
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tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e [...] con esclusione dei feltri e strutture analoghe), e, con senso più ristretto, una struttura tessile consistente in un velo struttura e funzioni simili e, per lo più, origine embriologica comune; nell’uomo, come in tutti i vertebrati, sono i materiali ...
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dis-1
dis-1 [dal lat. dis-, che si riduceva a di- davanti a consonante sonora (v. di-1), si assimilava davanti a f (come in differre, difficĭlis), e in qualche caso si mutava in dir- (come in emĕre - [...] significa «scuotere in diverse parti»), e più spesso rovescia il senso buono o positivo della parola a cui si prefigge (per es e nei loro derivati, il pref. dis- si alterna col più comune s-; si rinvia a queste forme per quei vocaboli, di uso assai ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...