delinquenza
delinquènza s. f. [dal lat. tardo delinquentia «delitto»; v. delinquere]. – 1. Il fatto di delinquere, di violare cioè la legge penale commettendo delitti, e in partic. delitti contro la [...] come problema sociale e come oggetto di teorizzazione); d. comune, quella la cui punizione è affidata alla magistratura ordinaria; d con malvagia violenza: atti, manifestazioni di d.; in senso concr., azione da delinquente: che d., aggredire così ...
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regolamento
regolaménto s. m. [der. di regolare2]. – 1. L’azione, l’operazione di regolare, il fatto di venire regolato, e il modo con cui si attua. Raro in riferimento a operazioni tecniche (in espressioni [...] nel caso in cui si siano verificati danni di avaria comune; r. di pagamento, modalità seguita per l’estinzione dell mediante rilascio di «pagherò» cambiario o emissione di tratta. In senso fig., r. di conti, azione criminosa di rappresaglia, negli ...
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delittuoso
delittüóso agg. [der. di delitto]. – Che costituisce delitto, che ha carattere di delitto (nel sign. giuridico del termine e più spesso in quello comune): fatti d.; in qualche caso, che tende [...] al delitto: pensieri, propositi d. (anche in senso iperbolico o ironico). ◆ Avv. delittuosaménte, in modo delittuoso: agire delittuosamente. ...
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salice
sàlice (pop. sàlcio, letter. o poet. salce) s. m. [lat. salix -ĭcis]. – 1. Nome comune delle varie specie di piante del genere Salix della famiglia salicacee, ampiamente distribuite soprattutto [...] e così chiamato per i suoi rami caratteristici, molto lunghi e pendenti, è largamente coltivato nei giardini e nei parchi (in senso fig. scherz., sembra un s. piangente, di persona in lacrime). Il legno, bianco, fine, è adatto per sedie, botti, e per ...
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confidenza
confidènza s. f. [dal lat. confidentia «fiducia, impudenza», der. di confidens: v. confidente]. – 1. non com. Fiducia: avere c. in sé stessi, nel prossimo; infamia è un segno della pubblica [...] di c. può essere causa di sconfitta in una competizione sportiva. 2. Comunicazione di un segreto, di una cosa che ad altri si tiene nascosta: , in modo che essi ne approfittino e perdano il senso della soggezione: dà troppa c. ai suoi studenti, ...
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cittadino2
cittadino2 s. m. (f. -a) [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Chiunque abita in città o risiede in una determinata città: i c. di Venezia, di Palermo; c. operosi, pacifici, tranquilli; spesso [...] Voi cittadini mi chiamaste Ciacco (Dante). c. Anticam., con senso più ampio, abitante in genere: d’ogni altro ricchissimo c. Dante). 2. a. Chi appartiene a uno stato (cioè a una comunità politica, a una nazione), e per tale sua condizione è soggetto ...
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partecipare
(raro o ant. participare) v. intr. e tr. [dal lat. participare, der. di partĭceps -icĭpis «partecipe»] (io partécipo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Con la prep. a, prendere parte, far [...] di un’azienda, avere diritto a una parte del dividendo (nel senso di aver parte, godere insieme con altri, si trova usato anticam natura divina e della natura umana; partecipo anch’io dei difetti comuni a tutti gli uomini; è la città di Verona posta ...
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immolare
v. tr. [dal lat. immŏlare, comp. di in-1 «sopra» e mola «farina di farro»] (io immòlo, ecc.). – Nella religione pagana, aspergere di farro tostato e macinato e sale (mola salsa) la vittima destinata [...] bove, un’agnella. Nell’uso com., il verbo è in genere sinon. di sacrificare, anche in senso fig.: i. la propria vita, il proprio benessere, per il bene comune; se cancellassi le ore immolate al nulla, Non resterebbe l’età di un neonato – L’aborto che ...
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brevi manu
locuz. lat. (propr. «con mano corta»). – Espressione di uso comune usata col senso di «personalmente, da mano a mano», a proposito di plichi, missive e più spesso denaro consegnati direttamente [...] nelle mani di una persona, senza il tramite della posta o di atti giuridici ...
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immunita
immunità s. f. [dal lat. immunĭtas -atis, der. di immunis: v. immune]. – 1. a. In senso storico, esenzione da oneri pubblici (lat. munera) o aggravî fiscali, secondo un istituto che risale al [...] finché questo è stato obbligatorio). b. Nell’uso mod., i. parlamentari, guarentigie concesse, in deroga al diritto comune, ai membri del Parlamento, consistenti nell’insindacabilità delle loro opinioni e dei voti da essi espressi nell’esercizio delle ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...